Marzo - aprile 2018 Anno 46, n. 3-4

Mensile della Regione Emilia-Romagna.

Editoriale

Più missioni di sistema per rafforzare l'export

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I dati delle esportazioni agroalimentari parlano chiaro. Nel 2017 sono cresciute del 6%, raggiungendo un valore di 6,3 miliardi. Un risultato positivo che si aggiunge a quello dell’anno precedente e che conferma quanto il cibo e il vino dell’Emilia-Romagna siano apprezzati e ricercati nel mondo.

Uno scenario positivo che tuttavia non va dato per scontato. Al contrario è importante accelerare l’impegno su promozione e internazionalizzazione con particolare attenzione ai mercati emergenti come Cina e Giappone, senza dimenticare Russia, Canada e Usa, che resta il principale mercato di sbocco per il made in Italy. L’impegno della Regione è quello di fare sistema con il mondo imprenditoriale, dei consorzi e delle associazioni, mettendo insieme diversi settori produttivi e amplificando così notorietà e reputazione del territorio.

In occasione della due edizioni delle Settimane della Cucina italiana nel Mondo abbiamo organizzato in Usa e in Cina missioni istituzionali e promo-commerciali di alto livello con una straordinaria partecipazione di imprese, che hanno portato a risultati concreti soprattutto nella direzione di attrarre realtà della distribuzione e dell’e-commerce sul nostro territorio e di aprire o sbloccare dossier per l’esportazione, come quello per le pere in Cina, su cui è impegnato il servizio Fitosanitario regionale o quello relativo alla carne fresca la cui competenza ricade sull’assessorato alla Sanità.

Del resto questa strategia si ispira a quella attuata anche dalla Commissione europea nel programma Enjoy it’s from Europe che, negli ultimi due anni, ha visto la partecipazione delle imprese agroalimentari in missioni istituzionali del commissario Phil Hogan, grazie alle quali sono stati fatti importanti passi avanti nella definizione di accordi commerciali, che hanno portato al superamento di barriere non tariffarie ed al reciproco riconoscimento (e tutela legale) di un numero considerevole di Dop e Igp italiane ed europee presso importanti mercati dell’Asia e delle Americhe.

Il nostro impegno come Regione va in diverse direzioni: le relazioni istituzionali, anche attraverso la firma di intese e memorandum; la promozione, per valorizzare le nostre eccellenze e le opportunità turistiche e culturali del territorio; il supporto alle imprese, sia tramite il Psr che sostiene sui nuovi mercati le nostre produzioni certificate, sia con iniziative in Italia e all’estero in partnership con Ice, Camere di Commercio e sistema fieristico; l’innovazione, in tutta la filiera, dal campo alla tavola, per essere all’altezza della sfida competitiva.

Il sistema della ricerca e delle Università in questo è un grande alleato, come dimostrano i 93 Gruppi operativi per l’innovazione attivati in Regione, per sviluppare produzioni sempre più tracciabili, sostenibili e di qualità, in grado di fornire la massima garanzia ai consumatori di tutto il mondo.

Attualmente come assessorato regionale siamo impegnati in azioni di follow up rispetto alle missioni realizzate. Delegazioni come quella dell’autorità cinese per la certificazione di macelli e prosciuttifici o di importanti piattaforme di e-commerce come Alibaba hanno visitato l’Emilia-Romagna, partecipando a incontri con le imprese anche nel contesto di grandi manifestazioni come Vinitaly e a Cibus. Non manca infine uno sguardo ai paesi emergenti e a quelli in via di sviluppo, come quelli dell’area Subsahariana in cui l’Emilia-Romagna è impegnata sul fronte della cooperazione istituzionale, attraverso l’accordo con la Regione del Gauteng in Sudafrica, e della cooperazione allo sviluppo con un progetto in Mozambico per sostenere le filiere agricole e l’allevamento.

Simona Caselli, assessore agricoltura, caccia e pesca Regione Emilia-Romagna

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ultima modifica 2018-05-17T18:05:00+02:00
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