Produzioni agroalimentari

Contratto grano duro alta qualità

Rinnovato presso la sede della Regione il Contratto di filiera triennale per la fornitura di grano duro di alta qualità dell’Emilia-Romagna per le campagne di produzione cerealicola 2023/24, 2024/25, 2025/26

grano 1 fonte Pixabay.jpgE’ stato rinnovato il contratto “Grano duro alta qualità”, tra il Gruppo Barilla, la Società produttori sementi e le principali organizzazioni di produttori cerealicoli della regione: Op Grandi Colture Italiane, Op Cereali, Consorzio Agrario Terrepadane, Consorzi Agrari d’Italia e Consorzio Agrario di Parma, una filiera tutta emiliano-romagnola per la pasta Barilla.

Più qualità, attenzione all’ambiente e redditività per le imprese sono i punti chiave del rinnovo dell’accordo triennale di filiera valido a partire dalla campagna di produzione cerealicola 2023, riguarda la fornitura di grano duro di alta qualità dell’Emilia-Romagna alla Barilla per oltre 120 mila tonnellate all’anno, che saranno prodotte in una superficie agricola di oltre 20 mila ettari, pari a circa un terzo della produzione regionale. Promossa dall’Assessorato regionale all’Agricoltura, l’intesa è giunta al sedicesimo anno di applicazione.

La Società Produttori Sementi (ditta sementiera) fornisce alcune varietà specifiche di sementi con particolari caratteristiche qualitative. È l’azienda selezionatrice delle principali varietà di grano identificate dal disciplinare e sviluppate con un’attività di ricerca e sperimentazione, in parte sostenuta anche dalla Regione.

Molteplici i vantaggi per i soggetti coinvolti: Barilla potrà contare su una varietà di grano appositamente selezionata e su un bacino produttivo vicino agli stabilimenti emiliano-romagnoli.
Gli agricoltori hanno la conferma di uno sbocco di mercato sicuro, con un prezzo di vendita concordato e premi per la qualità del prodotto fornito.

Ai consumatori verrà garantito un prodotto finale di elevata qualità e coltivato con tecniche rispettose dell’ambiente.

La durata triennale dell’accordo consente agli agricoltori di accedere ai contributi previsti dal ministero dell’Agricoltura sul “Fondo grano duro”, istituito allo scopo di rafforzare la filiera grano-pasta nazionale. Le risorse a disposizione per il 2023 ammontano a 14 milioni di euro.
I prezzi individuati dall’intesa seguono due modalità: il prezzo garantito (prefissato) e il prezzo di mercato determinato per una quota dal listino della Borsa merci di Bologna, legate alla qualità raggiunta in termini di contenuto proteico del prodotto. Sono poi previste specifiche premialità basate su diversi fattori: tra cui l’adesione al disciplinare di produzione e le pratiche colturali sostenibili, l’utilizzo dell’applicativo (granoduro.net) per supportare i coltivatori nella scelta delle tecniche colturali più adatte e sostenibili in base al terreno e alla varietà coltivata, garantendone sostenibilità e tracciabilità.

Le novità introdotte per i produttori agricoli, all’interno della modalità prezzo garantito, riguardano un aggiustamento verso l’alto del prezzo concordato (prezzo fisso) e la possibilità, se la struttura di stoccaggio lo prevede, di scegliere nuove modalità di determinazione del prezzo (Cap & Floor e Prezzo di mercato Euronext basato sulla formula di prezzo del future), per le strutture di stoccaggio sono state inoltre riconosciute maggiorazioni per le attività di gestione e stoccaggio del prodotto. Oltre alla certezza di un’adeguata remunerazione lungo la filiera, l’accordo garantisce anche un contributo di innovazione tecnica e organizzativa nelle produzioni. Parallelamente si è avviata anche una attività di ricerca, sperimentazione e divulgazione, condivisa da tutta la filiera.

 

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ultima modifica 2023-07-25T14:57:38+02:00
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