Fiera agricola del Santerno

Undicesima edizione

La Fiera agricola del Santerno, che ha il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, è un evento dalle origini antiche e che molte generazioni di imolesi ricordano con affetto.

La Fiera si propone l’obiettivo di far conoscere il mondo rurale alla città, portandolo dentro i confini cittadini con le sue molteplici sfaccettature, e rafforzare l’interconnessione tra il mondo della produzione – portatore di esperienze, saperi e cultura – e il resto della popolazione. In particolare la Fiera mira a educare la cittadinanza e le nuove generazioni alla conoscenza delle varietà frutticole, orticole e sementiere, ma anche delle differenti specie e razze animali.

Un’attenzione particolare viene posta al legame che unisce la stagionalità dei prodotti da consumare freschi, la corretta alimentazione e il patrimonio del gusto dei prodotti e delle ricette tradizionali: una ricchezza da condividere e tramandare affinché non vada perduto.

Una sezione molto vasta della Fiera è dedicata all’esposizione delle razze zootecniche autoctone dell’Emilia-Romagna, un patrimonio che si vuole promuovere e per il quale incentivare l’allevamento, giacché molte razze rischiano l’estinzione.

In particolare per l’edizione 2023, verrà organizzata la Rassegna della Razza Cavallo Bardigiano e la mostra di Bovini di Razza Romagnola iscritti al Libro Genealogico nazionale, assieme alla XI edizione della mostra interregionale della Razza Asino Romagnolo; oltre a continuare a promuovere l’intero comparto agricolo in tutte le sue eccezioni. Le ragioni per cui si intende far sviluppare questa manifestazione è insita nella natura di questa area geografica: il territorio del Comune di Imola, e più in generale quello del Nuovo Circondario Imolese, ha una forte vocazione in questo settore.

Nel Circondario sono presenti 2.600 aziende agricole, delle quali 1.138 nel solo Comune di Imola; a esse si aggiungono 16 cooperative agricole nel Circondario, di cui 6 site nel Comune di Imola. Il territorio del Circondario è presidio di 5 Indicazioni geografiche protette Igp (Vitellone bianco dell’Appennino, Marrone di Castel del Rio, Pera dell’Emilia-Romagna, Pesche e Nettarine di Romagna e Scalogno di Romagna) e una Denominazione di origine protetta Dop, la Patata di Bologna. 

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ultima modifica 2023-04-18T09:30:17+02:00
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