Fauna e caccia

Lupo, in arrivo una campagna di informazione e un piano di conservazione e gestione nazionale della specie

La Regione al tavolo nazionale per affrontare le problematiche della convivenza con questa specie protetta, prevenire e contenere i danni all'agricoltura

Convivere con il lupo 

La Regione è attualmente impegnata alla definizione di un Piano di conservazione e gestione del lupo a scala nazionale volto ad affrontare le problematiche dovute alla presenza sempre più diffusa del lupo, specie protetta, in un'ottica di convivenza tra fauna selvatica e attività antropiche, con particolare attenzione per le attività agricole nelle aree rurali. 

Per favorire la comprensione del fenomeno e indicare buone prassi per ridurre gli impatti e le situazioni di criticità, è prevista la realizzazione di un Vademecum regionale e l'avvio di una campagna informativa. Inoltre, sarà strutturato un sistema di indennizzo dei danni, rivolto non soltanto agli imprenditori agricoli.

Nel quadro delle misure si segnala anche la raccolta delle segnalazioni di dettaglio relative al verificarsi di situazioni di criticità, con il fine di fornire le indicazioni necessarie ad affrontarle e mettere in atto eventualmente adeguati interventi di dissuasione.

Un tema di interesse nazionale

Questi alcuni degli interventi che la Regione ha proposto nel corso di un incontro che si è tenuto in Prefettura, a Parma, dove si è parlato del tema dell’accresciuta preoccupazione legata all’aumento del numero di lupi in tutto il territorio regionale.
“Siamo molto preoccupati della situazione che si sta delineando- commenta l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi- Non sorpresi, in quanto avevamo già scritto in più occasioni sia al ministro Cingolani che a Patuanelli, per far presente che fronteggiare una situazione come quella che si stava configurando con strumenti legislativi inadeguati che scontano diversi decenni dalla loro approvazione, e soprattutto in presenza di una condizione sul campo profondamente mutata, era ed è tuttora impossibile. I lupi sono più presenti, sin termini di quantità che in territori diversificati e antropizzati, a differenza del passato, per questo assieme ai miei colleghi assessori di diverse Regioni, abbiamo chiesto al ministro Lollobrigida di affrontare urgentemente la tematica in seno alla commissione Politiche agricole nazionale”.

Misure regionali 

Da diversi anni la Regione Emilia-Romagna mette in atto interventi di mitigazione degli impatti derivanti dalla presenza del lupo, in particolare per prevenire danni alle aziende zootecniche.

  •  A supporto delle aziende agricole per danni causati dalla fauna selvatica la Regione ha messo a disposizione attivato il numero 051 6375090, da contattare anche per segnalare la presenza di lupi o di situazioni che meritano attenzione, e l’indirizzo e-mail difesalupo@regione.emilia-romagna.it.
    Mediamente ogni anno sono più di una cinquantina le segnalazioni ricevute e i conseguenti sopralluoghi realizzati da tecnici esperti per individuare i sistemi di difesa dagli attacchi da lupo più idonei alle specifiche modalità di allevamento, mentre sono sempre di più le varie segnalazioni che arrivano alla Regione e alle quali viene fornita prontamente una risposta. Ora è in corso di valutazione l’adeguamento del modello finora applicato, al nuovo contesto di presenza/espansione della specie, in condivisione con Ispra.
  • Prosegue infine la concessione di contributi alle imprese agricole per la realizzazione di presidi di prevenzione dei danni arrecati dalla fauna selvatica alle produzioni e alle opere effettuate sui terreni a pascolo. Nel corso del 2021 su un totale di circa 250.000 euro oltre la metà dell’ammontare complessivo è stato destinato alla prevenzione dei danni da lupo, mentre il bando 2022, incrementato di 100.000 euro rispetto ai precedenti, ha visto l’approvazione di tutte le 40 domande rivolte all’installazione di presidi per contrastare possibili attacchi del lupo al settore zootecnico.
  • Sono in fase di valutazione anche altre azioni di tipo comunicativo finalizzate a divulgare le corrette norme di comportamento nelle aree di presenza della specie, per favorire la comprensione ad ampia scala del fenomeno di espansione numerica e territoriale di questa specie protetta.

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ultima modifica 2022-12-06T13:16:32+01:00
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