I dolci di Carnevale in Emilia-Romagna
Ha un’origine antica, anzi antichissima, ed è la festa che ha conservato maggiormente tratti precristiani: il Carnevale come lo conosciamo oggi è riconducibile ai Saturnalia romani, una settimana di feste senza freni con scherzi, banchetti e massima libertà, in cui i ruoli sociali si rovesciavano e gli schiavi venivano serviti dai padroni.
Nella nostra regione le celebrazioni carnevalesche, che ufficialmente iniziano il 5 febbraio e si concludono il 21 con Martedì Grasso, sono molte e varie sia in Emilia sia in Romagna, ecco un approfondimento sugli eventi in programma per conoscere i dettagli su date e luoghi.
E se parliamo di carnevale, è impossibile non citare i tanti e golosissimi dolci (spesso fritti) che vengono preparati in questo periodo.
Molti di essi sono Pat (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) e qualche ricetta è addirittura riportata ne “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” di Pellegrino Artusi, di seguito alcuni esempi partendo dall’Emilia e spostandoci verso la Romagna:
- Frittelle o sgonfietti;
- Frittelle di riso (ricetta n°178 di P. Artusi);
- Tortelli di carnevale;
- Intrigoni;
- Sfrappole o frappe;
- Tagliatelle fritte;
- Castagnole (ricetta n°212 di P. Artusi)
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