Aperto il mercato cinese al riso italiano
L'Ambasciata italiana a Pechino ha comunicato che tutte le riserie italiane che avevano fatto richiesta di esportare in Cina, sono state autorizzate dalle Autorità cinesi competenti, in applicazione del Protocollo tra il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e l'Amministrazione generale delle dogane cinese, siglato tra le parti l'8 aprile 2020 e che stabilisce i requisiti fitosanitari per l'esportazione in Cina di riso (Oryza sativa L.) coltivato e lavorato nel nostro paese.
Come da accordi pregressi presi con le Autorità cinesi, il riso italiano destinato al mercato cinese sarà confezionato sottovuoto o in atmosfera modificata, al fine di garantire che sia privo di insetti vivi, in particolare i parassiti da magazzino e tale informazione dovrà essere riportata nel certificato fitosanitario con cui viene spedito il riso in Cina dall’Italia
Con questo ultimo passaggio, è finalmente concluso l'iter che ha portato all'apertura del mercato cinese al riso italiano e gli operatori autorizzati potranno avviare le prime spedizioni verso la Cina. Fra le riserie autorizzate sono presenti anche due aziende delle provincie di Modena e Ferrara, dove si produce il Riso del Delta del Po Igp, una delle 44 indicazioni geografiche del paniere dei prodotti di qualità dell’Emilia-Romagna.
Questo risultato è frutto di una lunga ed impegnativa attività negoziale che ha coinvolto il Servizio fitosanitario nazionale, i Servizi fitosanitari regionali, in stretta sinergia con gli operatori e gli enti scientifici di riferimento del settore, le altre strutture del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, le Istituzioni regionali e la nostra Rappresentanza diplomatica a Pechino.
Il Servizio fitosanitario dell'Emilia-Romagna ha partecipato attivamente alla raccolta dei dati sanitari e fitosanitari richiesti dalle Autorità cinesi e ala redazione dei dossier fitosanitari.
L’impegno da parte della Regione Emilia-Romagna è anche quello di sostenere i vari negoziati aperti dalle autorità italiane con quelle governative cinesi, in particolare per l’avvio dell’export delle pere, di cui la nostra regione è la principale produttrice italiana, nonché mantenere aperti gli scambi commerciali per l’esportazione di kiwi, erba medica e carne suina.
Sito web del Servizio Fitosanitario nazionale
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