Abrogazione delle lotte obbligatorie per Sharka, PSA e Crisococcus, ma guai ad abbassare l’attenzione
Quando un’avversità viene rilevata per la prima volta nel territorio italiano o se ne rischia l’introduzione, vengono spesso emanate una serie di “Lotte obbligatorie” a livello preventivo e per contenerne la diffusione. Ma se l’avversità si diffonde ampiamente e si acclimata, le lotte obbligatorie nazionali decadono. E’ il caso del D.M. n. 907693 del 06/12/2021 che ha abrogato lotte obbligatorie e misure fitosanitarie contro Sharka (vaiolatura delle drupacee), PSA (batteriosi dell’actinidia) e Crisicoccus pini (cocciniglia cotonosa del pino). Tuttavia, l’attenzione nei confronti di queste tre avversità, e delle avversità in generale per le quali termina la lotta obbligatoria, deve rimanere comunque alta. Per questo, la Commissione europea ha emanato un Regolamento di esecuzione (UE) 2019/2072 che vede gli operatori professionali, in particolare i vivaisti, direttamente coinvolti nelle fasi di controllo degli organismi nocivi e delle nuove avversità, a cui la nostra Regione ha affiancato un proprio provvedimento per contrastare la diffusione della cocciniglia cotonosa del pino.
Sharka e PSA: il compito di vivaisti e frutticoltori
Sharka e PSA sono stati considerati dalla Comunità europea Organismi Regolamentati Non da Quarantena (ORNQ). Pertanto, come previsto dal citato Regolamento (UE) 2019/2072, i vivaisti della Regione Emilia-Romagna devono svolgere puntuali autocontrolli delle produzioni e, se necessario, intraprendere una serie di azioni correttive. Non secondario anche il ruolo dei frutticoltori interessati a realizzare nuovi impianti di drupacee, ai quali si consiglia di utilizzare materiale vivaistico sano e di controllare costantemente il frutteto per individuare i primi sintomi delle infezioni.
Per il rispetto degli adempimenti normativi e la gestione corretta delle due malattie, il Settore Fitosanitario ha redatto la scheda Sharka e la scheda PSA, che contengono una serie di informazioni utili per facilitare il riconoscimento delle avversità durante le loro diverse fasi di sviluppo o, ad esempio, per conoscere i diversi adempimenti normativi che gli operatori devono adottare.
Crisicoccus pini: il compito di vivaisti e operatori
Anche per questo insetto la lotta obbligatoria è stata abrogata, ma sempre ai fini di contenere la diffusione del pericoloso insetto, il Settore Fitosanitario dell’Emilia-Romagna ha approvato un provvedimento che individua una serie di misure per il controllo dell’organismo nocivo, tra cui l’individuazione di zone infestate e zone cuscinetto. Per i vivaisti vengono svolti, all’interno dell’area delimitata, specifici controlli alle produzioni per chi produce o importa piante ospiti dell’organismo nocivo. Le citate misure, in linea con quanto stabilito dal Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, si differenziano a seconda del sito di intervento e sono riportate nella scheda della cocciniglia cotonosa del pino.