Pomodoro da industria del Nord Italia, raggiunto l’accordo

Prende così il via la campagna e fino al 17 marzo sarà possibile effettuare il deposito dei contratti all’Organizzazione Interprofessionale

Dopo un’intensa trattativa le organizzazioni dei produttori di pomodoro e i rappresentanti delle industrie di trasformazione hanno raggiunto l’accordo d’area 2021 per la fornitura della materia prima agli stabilimenti di trasformazione nelle regioni del Nord Italia.  Anche per quest’anno i quantitativi sono stati definiti applicando lo strumento dei precontratti, utilizzati per individuare direttamente il punto di equilibrio fra domanda e offerta e consentire ad entrambe le parti di raggiungere reciprocamente il proprio obiettivo.

Soddisfatto il Presidente dell'Organizzazione Interprofessionale del pomodoro da industria del Nord Italia, Tiberio Rabboni:  <<Il nuovo contratto quadro d'area vede la luce prima della fine di febbraio, ovvero in tempo utile per le valutazioni di convenienza, prima delle decisioni di semina e trapianto – ha dichiarato-.  Per molte altre coltivazioni e attività agricole italiane non è così. I prezzi sono sempre fluttuanti e l'effettiva convenienza è accertata solo a campagna conclusa. In secondo luogo, come già nel 2020, la produzione viene programmata sulla base dei reali fabbisogni industriali e delle disponibilità agricole. Una programmazione quantitativa, ma anche temporale per allungare ed ottimizzare la durata della campagna. Produrre quello che serve, nei tempi che servono, accresce la convenienza economica di ciascuno e di tutti e consente alla filiera di aumentare la propria competitività. Tant'è che i meccanismi del nuovo contratto promuovono e premiano la qualità verificabile, la più importante leva strategica della competitività italiana nel mondo>>.

Il contratto siglato apre la campagna del pomodoro 2021 nel Nord Italia. Anche se non bisogna dimenticare <<le tante incognite all'orizzonte - ammonisce Rabboni -. Anomalie climatiche, fitopatie, Covid, competitori europei e mondiali, mercati e consumi. Tuttavia si inizia con il piede giusto. Il contratto quadro è espressione di una coesione della filiera, una risorsa che può fare la differenza nel contrasto degli imprevisti e delle avversità>>.

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