Al via il 7° Censimento generale dell'agricoltura
Il 7 gennaio 2021 l’Istituto nazionale di statistica (Istat) ha avviato il 7° Censimento generale dell’agricoltura per studiare in modo puntuale il settore agricolo e zootecnico del Paese.
Le informazioni che si otterranno forniranno un quadro informativo statistico sulla struttura del mondo agricolo per diversi livelli territoriali, accresceranno il patrimonio informativo già̀ esistente e costituiranno le basi per le future decisioni in abito di politiche agricole europee e locali.
I dati raccolti dall’Istituto per le finalità del censimento dell'agricoltura sono coperti dal segreto d'ufficio e dal segreto statistico, in conformità al decreto legislativo n. 322/1989 e nel rispetto della disciplina della protezione dei dati personali Reg. UE 2016/679. I risultati del censimento saranno diffusi in forma aggregata e pertanto non sarà possibile risalire ai soggetti cui si riferiscono i dati.
Il titolare della rilevazione è Istat, che si impegna a raccogliere i dati strutturali e di produzione delle aziende agricole per l’anno 2020, attraverso una rilevazione multicanale. Infatti, verranno utilizzate le tecniche Cati (intervista telefonica) e Cawi (auto compilazione tramite pagina web dedicata), e per la prima volta, si farà ricorso per la tecnica Capi (intervista diretta) alla rete dei Caa (Centri di assistenza agricola). Per il censimento, i Caa hanno un'apposita convenzione stipulata con Istat.
Oltre al sito appositamente dedicato, alle unità agricole oggetto di indagine è inviata da Istat una lettera informativa (tramite Pec/posta ordinaria), con la quale sono descritti l’importanza della partecipazione al censimento, le modalità di compilazione del questionario, le tempistiche e altri chiarimenti utili alla buona riuscita della rilevazione.
Inoltre, è stato creato un numero verde gratuito Istat 800.961.985, con operatori disponibili dal lunedì al sabato 9.00 – 21.00 (esclusi i festivi), per ogni richiesta di informazione o assistenza.
Alle Regioni e Province autonome è stato affidato il ruolo di controllo della qualità dei dati rilevati secondo un modello organizzativo scelto tra i tre livelli di coinvolgimento proposti nel Piano generale di censimento (408.74 KB).
In riferimento a questo, la Regione Emilia-Romagna ha adottato il proprio Piano regionale di censimento, scegliendo il modello organizzativo base (A), comune a tutte le regioni, il quale prevede “controlli macro su report”, ovvero tabelle di dati aggregati su un set di variabili significative per la struttura e produzione del mondo agricolo.
La Regione si è anche impegnata a svolgere la rilevazione sulle proprietà collettive, che non saranno quindi rilevate attraverso le tre modalità (Cati, Cawi e Capi) istituite da Istat.
Con l’atto di approvazione del Piano regionale è stato costituito l’Ufficio regionale di censimento, la cui responsabilità è affidata all’arch. Elettra Malossi del Servizio Statistica e sistemi informativi geografici. L’Ufficio è composto da collaboratori di tale Servizio e da personale della Direzione generale agricoltura, caccia e pesca.
Per ulteriori informazioni sulle attività censuarie svolte dalla Regione è possibile scrivere a statagri@regione.emilia-romagna.it.