Banca nazionale delle terre agricole, via libera al IV bando di vendita
<<In Italia l'agricoltura è cultura, distintività e radicamento al territorio, dunque non solo produzione di materie prime. La Banca nazionale delle terre agricole Ismea è uno strumento fondamentale perchè, offrendo terreni, rende operative le misure per realizzare un'agricoltura 5.0, un modo anche per coinvolgere i giovani. Con l'avvio del IV bando, si vuole dare una scossa alla strutturale rigidità del mercato dei terreni agricoli con l'offerta di 16.000 ettari (pari a 624 aziende potenziali), per un ricavo minimo atteso di 255 milioni di euro. È un progetto che permette di riscoprire il valore della terra con elementi nuovi, come l'innovazione, la sensoristica, la riduzione dell'impronta ambientale sulle produzioni e delle emissioni. Si tratta di ripartire con nuove consapevolezze e abbiamo bisogno delle nuove generazioni per continuare su paradigmi diversi. Non mancheranno risorse e nemmeno le idee da parte degli imprenditori agricoli italiani>>, ha dichiarato il ministro Stefano Patuanelli presentando l’iniziativa. Il Ministro ha spiegato che <<la dimensione media aziendale italiana è legata a una serie di fattori, come la nostra situazione orografica. per questo occorre dare visibilità a tutte le nostre specificità agricole, proprio facendo forza anche sulle nostre dimensioni aziendali>>.
La Banca nazionale delle terre agricole di Ismea comprende terreni agricoli, già coltivati e in grado di produrre reddito fin da subito, assegnati da Ismea tramite una procedura di vendita all'asta semplice e trasparente.
I terreni sono ubicati in prevalenza nel sud (74%) - soprattutto in Sicilia, Basilicata e Puglia -, nel centro Italia (17%), in particolare in Toscana, e nel nord (9%), distribuiti tra Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria.
Dal 9 giugno al 7 settembre 2021 sarà possibile inviare le manifestazioni di interesse per l'acquisto di uno o più terreni del quarto lotto.