In Emilia-Romagna i condimenti hanno il sapore della tradizione

Dall’olio extra-vergine di oliva Brisighella Dop all’Aceto balsamico tradizionale di Modena Dop: ecco il nuovo video in collaborazione con Casa Artusi

Oli extra-vergini di oliva, aceti balsamici, aglio di Voghiera. Sono alcuni dei condimenti che rendono l’Emilia-Romagna famosa nel mondoCondimenti di tradizione secolare, tramandata di generazione in generazione, di famiglia in famiglia, che accompagnano la nostra cucina e che hanno affinato in qualche modo il nostro palato. Il sapore marcato e deciso dei nostri oli, l’olio extra-vergine di oliva Brisighella Dop e il Colline di Romagna Dop, o il sapore agrodolce persistente dei nostri aceti balsamici, nelle versioni tradizionali di Modena e di Reggio Emilia e infine l’Aceto Balsamico di Modena Igphanno in qualche modo definito il nostro gusto accompagnando una cucina fatta di materie prime di grandissima qualità, di prodotti con un patrimonio di storie di produttori che con costanza continuano con il loro lavoro a raccontare le eccellenze dell’Emilia-Romagna. 

Nel video di questa settimana, sempre accompagnati dal Maestro di cucina Giandomenico Palomba, vedremo come apprezzarne al meglio le qualità organolettiche grazie alla semplicità in cucina: prepareremo infatti uno spaghetto aglio e olio nel quale utilizzeremo un altro famoso condimento della nostra Regione: l’aglio di Voghiera Dop dal profumo delicato e persistente. 

L’Aceto balsamico tradizionale di Modena Dop è conosciuto anche con il nome di oro nero e questo ci fa capire il pregio secolare che si cela dietro questo prodotto. Entrare in un’acetaia è un’esperienza immersiva. I sottotetti modenesi sono completamente inebriati dai profumi che affiorano dalle botti in legno in cui l’aceto matura negli anni. Ogni anno una parte della botte precedente della batteria subentra nella botte successiva fatta di un legno diverso e quindi porta con sé una serie di aromaticità e di composti che proprio nell’insieme e in combinazione tra loro andranno a formare quel corpo aromatico unico e inconfondibile di questo prodotto. I mosti ottenuti da uve solo delle province di Modena e Reggio Emilia vengono trasformati in aceto e qui maturano grazie ad inverni molto rigidi e a estati molto afose. Per prendere il nome di aceto balsamico tradizionale deve maturare almeno 12 anni oppure 25 anni per essere denominato extra-vecchio. 

Il video rientra sempre nell'iniziativa di collaborazione tra Regione Emilia-Romagna e Casa Artusi con l’obiettivo di promuovere il patrimonio agroalimentare regionale e procedere, anche quest’anno, con i festeggiamenti per il bicentenario della nascita di Pellegrino Artusi. 

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