È nato Vitires, il consorzio che porterà alla creazione di vitigni resistenti

Un percorso innovativo di sperimentazione e ricerca. Mammi “Un'ottima iniziativa Vitires, un consorzio che vede protagoniste importanti società vitivinicole del territorio dell'Emilia-Romagna e il polo di ricerca Ri.nova”

È nato Vitires, il consorzio che riunisce Cantine riunite & Civ, Cantina sociale di San Martino in Rio, Caviro, Terre Cevico ed il centro di ricerche Ri.nova con l’obiettivo di dare vita ad un percorso innovativo di sperimentazione e ricerca che porti alla creazione di vitigni resistenti emiliano-romagnoli.

L'unione in forma consortile, che rappresenta il 70% delle uve prodotte in Emilia-Romagna e l'11% a livello nazionale (dati vendemmiali 2022), nasce dalle esperienze già maturate dai soggetti partecipanti nell'ambito dei programmi di miglioramento genetico delle varietà di vitigni locali emiliano-romagnoli, programmi che hanno coinvolto anche la fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige.

I campi sperimentali si troveranno nel Polo vitivinicolo di Tebano dove sedici vitigni autoctoni saranno al centro delle sperimentazioni per ottenere varietà resistenti a patologie fungine come peronospora e oidio.

"Si tratta di un'ottima iniziativa la costituzione di Vitires, un consorzio che vede protagoniste importanti società vitivinicole del territorio dell'Emilia-Romagna e il polo di ricerca Ri.nova che si danno l'obiettivo di operare per il rafforzamento genetico dei vitigni attraverso la ricerca e la sperimentazione in campo – ha commentato l'Assessore regionale all'agricoltura dell'Emilia-Romagna, Alessio Mammi-. La Regione Emilia-Romagna crede nella ricerca sperimentale ed è il territorio italiano che più investe attraverso il Psr nelle attività di innovazione, ovvero più del 4% delle risorse complessive. Il rafforzamento varietale è una delle soluzioni in campo per il contrasto degli agenti patogeni sulle piante da vite, contro funghi, batteri e altre forme parassitarie".

"I fenomeni patogeni che colpiscono le piante - ha proseguito l'assessore- sono in aumento soprattutto a causa degli effetti provocati dai cambiamenti climatici. Le recrudescenze di Flavescenza dorata che si sono manifestate in tutto il nord Italia e anche in Emilia-Romagna a danno di alcuni vitigni ne sono la riprova, assieme ad altre patologie che colpiscono le piante da frutto. Siamo intervenuti costituendo un tavolo strategico e mettendo in campo alcune azioni condivise tra servizio fitosanitario, consorzi, produttori e vivaisti. L'obiettivo è lavorare per il rafforzamento delle piante, a garanzia delle produzioni vitivinicole e ortofrutticole, per non indebolire importanti asset del settore primario, fonte di approvvigionamento alimentare, reddito e lavoro, e il progetto di Vitires sposa appieno questi intenti".

Le attività del Consorzio

Al consorzio Vitires verrà affidata la gestione delle nuove varietà dei vitigni di origine autoctona o locale resistenti alle malattie fungine, tramite l'integrazione ed il coordinamento della filiera nonchè la promozione, tutela e valorizzazione dei vini e delle uve, agendo come fulcro di tutte le azioni rivolte ad enti, istituzioni e mercati, sul tema di nuovi vitigni resistenti e sostenibili. Scopo primario della neonata società è quello di coordinare ed ampliare programmi di ricerca e sperimentazione, in sinergia con centri di ricerca pubblici e privati, riguardanti lo studio, la selezione, il miglioramento genetico e varietale di vitigni locali ed autoctoni dell'Emilia-Romagna, al fine di ottenerne cloni e fenotipi resistenti alle malattie fungine e adatti alle tecniche di coltivazione nel territorio emiliano-romagnolo.

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ultima modifica 2022-12-16T17:24:00+02:00
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