Ricerca, formazione e istituzioni insieme per trasferire in campo l'innovazione tecnologica

Dall'agricoltura di precisione alla robotica, dai nuovi materiali all'agricoltura 4.0. Prosegue l'attività di collaborazione tra Regione Emilia-Romagna e Accademia nazionale di agricoltura

Le tecniche innovative come l’agricoltura di precisione o la robotica che escono dal mondo della ricerca possono migliorare la redditività dell’azienda se trasferite sul campo e applicate in maniera competente dai tecnici agricoli; perchè ciò avvenga è indispensabile però che l’agricoltore abbia una solida preparazione anche su tutte le materie di base della formazione agricola.

Diventa quindi sempre più necessaria la collaborazione tra i mondi della ricerca, della scuola e delle istituzioni sui temi dell’innovazione e del trasferimento tecnologico.

Con questo obiettivo Accademia Nazionale di Agricoltura e Assessorato Agricoltura, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna, con il patrocinio di Unasa (Accademie per le Scienze Agrarie) e il Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari dell’Università di Bologna, hanno organizzato un convegno lo scorso 28 giugno a Bologna “Le nuove sfide dell’agricoltura: formazione e tecnologie digitali” che ha riunito i principali tecnici e ricercatori impegnati in queste materie.

Aprendo il convegno l’Assessore regionale all’Agricoltura, caccia e pesca, Alessio Mammi, ha ribadito l’importanza della collaborazione con l’Accademia, <<collaborazione che proseguirà nel tempo avendo obiettivi comuni. In ambito agricolo tre sono i nostri campi d’intervento: investimenti, dal 2021 al 2027 avremo 132 milioni di euro in più dal Psr, aiuti alle nostre produzioni e sviluppo su innovazione e trasferimento tecnologico. In Italia la Regione Emilia-Romagna è quella che investe di più in tali campi, a breve partiranno bandi sulla ricerca per 2 milioni di euro, e rafforzeremo le collaborazioni con enti e istituti nazionali e internazionali, come quella con il nuovo Centro Meteo Europeo e la partnership, da poco firmata negli Usa, con una delle più importanti società di ricerca nelle biotecnologie che siamo certi farà diventare la nostra regione punto di riferimento per la genomica a livello internazionale>>.

Il punto di vista di Università e Accademia

<<La formazione applicata alle tecnologie digitali è un obiettivo centrale dell’Università di Bologna – ha sottolineato Giovanni Molari, Magnifico Rettore dell’Università di Bologna - e il Dipartimento di Scienze e tecnologie agro-alimentari sta portando avanti l’adeguamento delle nostre classi di laurea allo studio dell’innovazione che, sempre di più, si sviluppa in agricoltura collaborando con aziende, imprese, ed enti locali. Grazie al Centro didattico sperimentale di Cadriano ci impegniamo giornalmente affinché didattica e innovazione siano provate direttamente sul campo per agevolare le innovazioni agricole e renderle disponibili al mondo della produzione>>.

Della diffusione della digitalizzazione in campo agricolo ha parlato il presidente dell’Accademia nazionale di agricoltura, Giorgio Cantelli Forti. <<Oggi lanciamo un importante messaggio sulla necessità di continuare a unire ricerca, innovazione e agricoltura. I dati dell’ultimo Censimento dell’Agricoltura, presentati dall’Istat, forniscono un quadro preoccupante sulla situazione nazionale: in 38 anni sono scomparse 2 aziende agricole su 3 e la digitalizzazione è utilizzata sì nel 32% delle aziende, ma solo quelle condotte da giovani sotto i 44 anni, mentre oltre i 45 anni cala drasticamente al 7,6%. Il mondo dell’agricoltura deve essere accompagnato in questo cambiamento epocale per non lasciare nessuno indietro e aumentare la competitività del comparto agricolo nazionale grazie all’agricoltura 4.0. Come Accademia abbiamo volontà di continuare in queste iniziative e ringrazio la Regione Emilia-Romagna per il grande supporto su questi temi>>.

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