Emilia-Romagna protagonista a Macfrut: imprese agricole in grado di vincere le sfide di innovazione, competitività e sostenibilità

A Rimini, al salone dell’ortofrutta, il punto sulle opportunità del Pnrr per investimenti nell’agrivoltaico, logistica agroalimentare, biometano e reti immateriali ultraveloci

Dai campi alla tavola l’Emilia-Romagna, con i suoi prodotti ortofrutticoli, è protagonista alla 39ma edizione di Macfrut a Rimini.

Il 4 maggio l’inaugurazione con l’assessore regionale alla Agricoltura assieme al ministro alle Politiche agricole, alla viceministra agli Esteri, ai ministri degli Stati africani del Macfrut nonché il sindaco di Rimini, e il presidente di Cesena Fiera, organizzatore di Macfrut.

stand Macfrut RER foto 1 Dell'Aquila.jpgL’apertura dell’expo dell’ortofrutta è stata l’occasione per fare il punto su strategie, misure e interventi della Regione in campo agroalimentare che, oltre ad accompagnare e sostenere le imprese, punta a vincere le sfide dell’innovazione, della competitività e della sostenibilità. Questo anche le opportunità del Pnrr, che ha indicato con chiarezza quali siano per i territori agricoli gli ambiti di investimento: sviluppo agrivoltaico, logistica per il settore agroalimentare, biometano, reti immateriali ultraveloci e tecnologia.

La produzione agricola in Emilia-Romagna

Lo scorso anno, la produzione agricola dell’Emilia-Romagna ha segnato un +8%, raggiungendo quota 4,5 miliardi di euro. In crescita anche l’occupazione: +82mila addetti nei campi, con un +13% rispetto al 2019.
Anche l’ortofrutta si è rivelato un settore altamente dinamico: nel nostro Paese l’ortofrutta italiana rappresenta il 25,5% della produzione agricola nazionale per un valore di oltre 15 miliardi di euro, per circa 300 mila aziende.

Agli inizi di giugno la Regione sarà negli Stati Uniti con una missione, guidata dallo stesso presidente della Regione, del sistema agroalimentare. Qui sarà inaugurato il Fancy Food, la più importante manifestazione alimentare degli Usa. Previsti incontri con la Gdo e le grandi catene di ristorazione, per costruire e solidificare relazioni commerciali e promozionali tra consorzi, imprese e mercato americano. Previsti anche incontri con importanti imprese della ricerca scientifica e fitosanitaria.

Un grande piano sugli investimenti idrici

stand Macfrut RER foto Dell'Aquila.jpgL’Emilia-Romagna ha a disposizione, con il coordinamento e il supporto di Anbi, dei Consorzi di Bonifica e del Canale Emiliano Romagnolo, 214 milioni di euro di investimenti per infrastrutture idriche/irrigue, e i progetti vanno già da un livello di fattibilità a livelli esecutivi.

Altri 141 milioni di euro sono disponibili per gli investimenti per la resilienza dell’agrosistema irriguo, e tutti i progetti sono a livello esecutivo, con autorizzazioni già acquisite. Sono 355 milioni di euro di opere concrete sul nostro territorio che dovrebbero essere già esecutive a fine estate, ai quali si sommano i 250 milioni finanziati nel 2018-2020 con risorse provenienti dal Mipaaf, dal Psr, dal Piano Straordinario invasi e da altre forme di finanziamento.

Aziende più forti e sostenibili

La Regione sta favorendo gli investimenti in energie rinnovabili per l’autoconsumo, in modo da ridurre la dipendenza dal mercato e dalle sue fluttuazioni in termini di prezzi e aumentare così la sostenibilità ambientale ed economica delle produzioni. Modificate le regole di valutazione della congruità delle spese ammissibili, per non fare pagare l’inflazione alle aziende che investono.

Accelera anche la pubblicazione di tutti i bandi attraverso i quali distribuire 408 milioni di euro di contributi e investimenti per le imprese e il territorio, in modo da garantire alle aziende la possibilità di fare investimenti e costruire le condizioni per poter agganciare maggior liquidità possibile. Siamo nelle condizioni di mettere a disposizione delle imprese almeno l’80% delle risorse del Programma di Sviluppo Rurale entro i mesi estivi.

Gli indennizzi

In questo anno la Regione Emilia- Romagna ha chiesto e ottenuto da Ministero e Governo quasi 106 milioni di euro di indennizzi per calamità e fitopatie. Per le gelate del 2020 sono state riconosciute risorse per 13 milioni e 23 mila euro. Sono state pagate le 1.382 domande per quegli importi che non necessitano di approfonditi accertamenti, per le restanti si procede sulla base dell’arrivo della documentazione. Abbiamo già ottenuto in disponibilità i 52 milioni di euro per le gelate del 2021 e attualmente sono in corso le istruttorie per le 3.423 domande presentate.

Si sta concludendo la liquidazione della terza tranche 2022 dei pagamenti dei danni da cimice asiatica per 11,5 milioni di euro.

Sono stati, inoltre, riconosciuti dal Governo 28 milioni di euro per i gravi danni all’ortofrutta, in particolare al pero, causati dagli attacchi di Maculatura bruna che si sono verificati in numerose province e per integrazioni sia sulle gelate del 2020 sia sui danni da maltempo 2021: è in corso l’istruttoria delle 159 domande presentate, in attesa del decreto ministeriale di trasferimento dei fondi.

Infine si è chiusa nelle scorse settimane la graduatoria delle aziende che hanno partecipato al bando Psr uscito nel 2021 contro le gelate. Prevedeva l’acquisto di strumenti antibrina per contrastare le perdite delle produzioni ortofrutticole causata dalle gelate primaverili. Abbiamo accolto tutte le 234 domande ammissibili, per un importo di contributi pari a quasi 10 milioni di euro.

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ultima modifica 2022-05-05T14:30:25+02:00
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