Progetti per l'innovazione

Quattro progetti per incentivare l’uso efficiente delle risorse e ridurre le emissioni di carbonio

In accordo con la tematica proposta dalle Focus Area 5E e 4B. Pubblichiamo il primo video sul progetto Faber che ha l'obiettivo di supportare un efficace sistema di gestione e sfruttamento delle biomasse forestali del Consorzio delle Comunalie Parmensi

Iniziamo con questa prima puntata la pubblicazione di quattro video che illustrano gli obiettivi, i risultati attesi e le attività dei progetti Goi Faber, Clean-ER, Fertilias e Smacs. Tutti i progetti si pongono il virtuoso obiettivo di incentivare l’uso efficiente delle risorse e di favorire il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio nel settore agroalimentare e forestale, in accordo con la tematica proposta dalle Focus Area 5E e 4B. I progetti, inoltre, puntano alla promozione della gestione sostenibile dei suoli, contribuendo così al contrasto dei cambiamenti climatici aumentando lo stoccaggio del carbonio in forma stabile.

Finanziati nell’ambito del Psr 2014-2020, Misura 16.1.1 Focus Area 5E e 4B, i quattro progetti vedono il coinvolgimento di rilevanti enti di ricerca e aziende del territorio (tra le quali Consorzio interuniversitario nazionale per le Scienze ambientali, Università di Parma, Università di Bologna, Università Cattolica del Sacro Cuore, Azienda agraria sperimentale Stuard, Consorzio Comunalie Parmensi, Centro di formazione Vittorio Tadini e altre imprese e aziende agricole site in Emilia–Romagna).

Il primo video che pubblichiamo riguarda il Progetto "Faber - Forest assessment: biomass as energy resource". Seguirà la pubblicazione degli altri tre video a cadenza settimanale (anche sul canale FB della Direzione Generale Agricoltura, caccia e pesca).

Il progetto Faber in sintesi

Si tratta di un progetto finanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Psr 2014-2020, misura 16.1, Focus Area 5E. Il Piano vede come partner l'Azienda agraria sperimentale Stuard, il Consorzio interuniversitario nazionale per le Scienze ambientali (Cinsa), il Consorzio Comunalie Parmensi, le imprese boschive Firewood e Firepack, il Centro di formazione sperimentazione e innovazione Vittorio Tadini, le Comunalie di San Vincenzo-Rovinaglia, Pontolo, Santa Maria Valdena e Baselica ed il Consorzio della Bonifica Parmense.

L’obiettivo generale del progetto Faber è rivolto alla realizzazione di un processo che basandosi su moderni sistemi di rilievo ed inventariazione delle risorse forestali favorisca da un lato una corretta pianificazione e gestione efficiente e sostenibile della biomassa forestale (residuale e non); dall’altro consenta di intervenire attivamente sul ciclo del carbonio arrestando la fase di degradazione dei residui legnosi, attraverso la loro carbonizzazione, convertendoli in biochar ed energia.

Tale risultato è perseguito attraverso una serie di obiettivi, tra cui:

  • Sviluppo di metodologie per il monitoraggio (LIDAR), l’inventariazione e la costruzione di scenari in tempo reale sulla produttività delle risorse forestali;
  • Miglioramento della pianificazione e gestione integrata della filiera foresta-legno-energia finalizzata all’aumento della sostenibilità delle risorse mediante applicazione di tecnologie geomatiche e modellistiche.
  • Introduzione all’interno della filiera di un sistema innovativo e brevettato per la carbonizzazione degli scarti ed il successivo utilizzo del biochar come ammendante, con ricadute ambientali e climatiche.
  • Sequestramento del carbonio in forma stabile e permanente nel suolo, attraverso la carbonizzazione della biomassa vegetale (decomposizione termochimica), favorendo una riduzione della mineralizzazione e riducendo la perdita per dilavamento della sostanza organica.

Il Piano Faber si propone di supportare un efficace sistema di gestione e sfruttamento delle biomasse forestali relativo ad una parte delle aree boschive gestita dal Consorzio Comunalie Parmensi. I risultati attesi sono i seguenti:

  • ottenere un uso più efficiente delle risorse naturali;
  • ottenere nuove e più accurate stime della massa legnosa presente e del loro stock di carbonio, per pianificazioni del territorio boschivo più efficaci e meno onerose;
  • ottenere sistemi innovativi e sostenibili per la produzione di energia da fonti rinnovabili;
  • ottenere un ammendante da applicare su terreni destrutturati ed improduttivi o forestali.

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