L’assessore Mammi incontra la Consulta agricola provinciale a Ferrara

“Il nostro obiettivo è sostenere imprese e territori, per continuare ad attivare investimenti e innovazioni aziendali”. Incontro con le associazioni del mondo agricolo e agroalimentare. ll punto su rilancio della filiera dell’ortofrutta, ricerca e bandi

Sostegno alle imprese per affrontare il periodo particolarmente difficile e insieme strategie per disegnare una nuova agricoltura, più forte e strutturata. E poi l’andamento degli investimenti del Programma di sviluppo rurale, le risorse in arrivo per il comparto agricolo dal Pnrr e le azioni di prevenzione fitosanitaria, ricerca e sostenibilità.

L’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, ha incontrato la Consulta agricola provinciale del territorio di Ferrara il 17 novembre. All’incontro erano presenti i rappresentanti delle associazioni delle imprese agricole e agroalimentari del ferrarese, tra cui UnaPera, l’associazione delle organizzazioni di produttori della Pera igp dell’Emilia-Romagna.

Sono stati illustrati i risultati ottenuti nella ripartizione delle risorse per il Programma di sviluppo rurale 2023-2027 approvato per un valore di quasi 1 miliardo di euro, il pacchetto più alto mai ottenuto dalla Regione Emilia-Romagna grazie alle risorse del Next Generation EU e all’introduzione di criteri oggettivi e di merito sul riparto finanziario a livello nazionale.

“Riguardo al settore ortofrutticolo, produzione di punta per il territorio ferrarese, occorre lavorare su una maggiore aggregazione della produzione - ha commentato l’assessore Mammi- perché non si disgreghi l’offerta. Dobbiamo poi insistere sulla ricerca e l’innovazione, per contrastare i danni provocati dal cambiamento climatico”.
Sono stati quindi illustrati i progetti della nuova associazione di organizzazione di produttori (AOP) Unapera impostati su ricerca, aggregazione e valorizzazione. UnaPera intende agire in particolare sul rinnovamento varietale e su altri aspetti, per sostenere coltivazioni più adeguate alle esigenze di mercato, attraverso un contratto di sviluppo in filiera che l’associazione presenterà al Ministero per lo Sviluppo economico, con il supporto della Regione.

Le priorità: ambiente e investimenti

Le priorità su cui concentrare il lavoro su agricoltura e agroalimentare in Emilia-Romagna, è stato rimarcato, sono l’applicazione delle misure agroambientali e gli investimenti nelle imprese. Poi gli interventi sulle aree marginali e rurali. La Regione ha ricordato anche l’impegno sulla ricerca, sulla quale è concentrato più del 4,5% delle risorse, cercando di investire su modalità sempre più utili alle imprese.  “Gli studi in campo con il supporto delle imprese - ha spiegato Mammi- devono servire a risolvere i problemi concreti. Vanno cambiati i meccanismi di ingaggio, in modo tale che siano proprio i gruppi di aziende a segnalare i focus su innovazione e sperimentazione, da condividere con i soggetti con i quali legarsi per fare ricerca”.

Sugli interventi di sostegno dopo danni da calamità e fitopatie, Mammi ha ricordato che nel periodo 2021-2022 la Regione ha ottenuto circa 100 milioni di euro per le gelate, attraverso l’applicazione della deroga al decreto legislativo 102/2004, ai quali si sommano i 60 milioni ottenuti per i danni da cimice asiatica: “Stiamo erogando questi fondi, con tempi determinati però dagli iter burocratici legati alle leggi nazionali”.
Infine, sul capitolo fitofarmaci, è stata ribadita la necessità di fornire le molecole sostitutive sostenibili per la difesa delle piante e dell’ortofrutta. “Va fermata la revisione al Regolamento europeo sui pesticidi così come congegnato - ha indicato l’assessore - perché va a impattare negativamente sulle produzioni italiane di frutta. Dobbiamo lavorare su genomica e chimica verde e trovare soluzioni adeguate per un’agricoltura sostenibile per l’ambiente, ma garantendo la produttività alle imprese agricole”.

Le risorse per l’agricoltura a Ferrara, tra Pac, Psr e Pnrr

Nell’ambito del Programma di sviluppo rurale per la provincia di Ferrara fino a novembre 2022 sono stati concessi contributi per 136,52 milioni di euro a 3.054 beneficiari.

Di questi, 2.171 sono ditte individuali (il 18% donne e l’8% giovani imprenditori). I giovani agricoltori che hanno avviato nuove imprese sono 88, il 22% dei quali donne.

Per quanto riguarda i pagamenti sulla Pac o diretti, tra il 2021 e il 2022 sono stati erogati 88,2 milioni di euro (fonte Agrea). I fondi sono così ripartiti: 47,2 milioni di euro sulla domanda unica (lo strumento che consente agli agricoltori di accedere ai sostegni diretti previsti dalla Politica agricola comunitaria); 24,3 milioni di euro per il greening (il rispetto delle tre pratiche benefiche per il clima e l’ambiente: diversificazione delle colture, prati permanenti, presenza nei campi agricoli di un’area a valenza ambientale).

I fondi restanti sono ripartiti tra coltivazione di barbabietole per 6 milioni di euro, 1,8 milioni per il pomodoro, 1,2 milioni per il riso e 1,3 milioni per le coltivazioni di soia.

Gli aiuti di Stato per le due ultime annualità complessivamente ammontano a 47,3 milioni di euro, di cui 37,8 milioni per i danni da cimice asiatica, 5,1 milioni per i danni causati dalle gelate, 3,5 milioni per i bieticoltori e infine 755mila i euro per gli aiuti in regime de minimis.

Sulle tre misure principali dei progetti di filiera sono stati erogati contributi per 15 milioni di euro, per importi complessivi di progetto pari a 44,1 milioni di euro

Gli investimenti in infrastrutture irrigue per le manutenzioni, per nuovi progetti idrici e per fronteggiare la subsidenza ammontano su tutto il territorio ferrarese a 168 milioni di euro, in buona parte composti da risorse del Pnrr.

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ultima modifica 2022-11-18T10:28:19+02:00
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