Due nuovi Distretti del cibo: Prosciutto di Modena Dop e Aceto balsamico di Modena

Si arricchisce la lista dell'Emilia-Romagna di questi nuovi sistemi produttivi locali nati con l’obiettivo di promuoverne lo sviluppo territoriale e valorizzare le produzioni agroalimentari di qualità favorendo l’integrazione di filiera

Si arricchisce la lista dei Distretti del Cibo in Emilia-Romagna. Dopo il “Distretto del cibo dei Salumi Dop Piacentini” e il Biodistretto “Romagna distretto bio simbiotico”, già operativi a partire dal 2020, è ora la volta del Distretto del cibo del Prosciutto di Modena Dop e del Distretto del cibo dell’Aceto balsamico di Modena.

Riconosciuti entrambi con determine regionali (n. 12152 e n. 12153 del 24/6/2022) i due nuovi Distretti sono sistemi produttivi locali radicati nel territorio modenese, nati con l’obiettivo di promuoverne lo sviluppo territoriale e valorizzare le produzioni agroalimentari di qualità favorendo l’integrazione di filiera.

In particolare il Distretto del cibo dell’Aceto balsamico di Modena opera nelle province di Modena e Reggio Emilia e riunisce 41 imprese tra viticoltori, elaboratori e imbottigliatori.

Il Distretto del cibo del Prosciutto di Modena Dop comprende attualmente 9 prosciuttifici e opera nella zona collinare insistente sul bacino oroidrografico del fiume Panaro e sulle valli confluenti, e che, partendo dalla fascia pedemontana, non supera i 900 metri di altitudine comprendendo i territori dei seguenti Comuni: Castelnuovo Rangone, Castelvetro, Spilamberto, San Cesario sul Panaro, Savignano sul Panaro, Vignola, Marano, Guiglia, Zocca, Montese, Maranello, Serramazzoni, Pavullo nel Frignano, Lama Mocogno, Pievepelago, Riolunato, Montecreto, Fanano, Sestola, Gaggio Montano, Monteveglio (ora Valsamoggia), Savigno (ora Valsamoggia), Monte San Pietro, Sasso Marconi, Castello di Serravalle (ora Valsamoggia), Castel d'Aiano, Bazzano (ora Valsamoggia), Zola Predosa, Bibbiano, San Polo d'Enza, Quattro Castella, Canossa (già Ciano d'Enza), Viano, Castelnuovo Monti.

Per i Consorzi di tutela delle Dop e Igp il riconoscimento di Distretto del cibo rappresenta un ulteriore strumento per valorizzare le proprie produzioni di qualità lungo tutta la filiera produttiva anche attraverso la partecipazione ai bandi emanati dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. In base alla legge nazionale i Distretti sono realtà legate al territorio, con un’identità storica omogenea frutto dell’integrazione fra attività agricole e attività locali, nonché di produzione di beni o servizi di particolare specificità.

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