Blue economy in Emilia-Romagna
Per innovare e promuovere la blue economy sul proprio territorio, la Regione Emilia-Romagna partecipa dal 2018 alla piattaforma europea per la promozione degli affari marittimi. La piattaforma, che si riunisce annualmente a partire dal 2008 sulla base di un Documento di intenti congiunto di Consiglio Europeo, Commissione e Parlamento, consente alle istituzioni, operatori professionali, associazioni di categoria e della società civile un confronto su temi importanti e trasversali quali:
- economia blu: cioè il quadro strategico che delinea le principali sfide che i mari e gli oceani devono affrontare con le politiche settoriali per garantire una qualità di vita migliore a chi vive e lavora nelle aree costiere;
- economia della conoscenza marittima: cioè quel patrimonio di capacità e conoscenze necessario per sviluppare la blue economy, ivi comprese le blue careers (le prospettive occupazionali date dalle economie marittime) e la ocean literacy (cioè l'approccio scientifico ai temi dello sviluppo sostenibile nei mari europei);
- sviluppo socio-economico delle comunità costiere le cui economie locali dipendono da pesca e acquacoltura e sono legate a tradizioni culturali e storiche legate alla vita di mare;
- pianificazione territoriale integrata delle aree costiere e marittime, perché le attività socioeconomiche nei territori abbiano un coordinamento e le politiche locali siano più efficaci e sostenibili.
La Regione porta dentro la piattaforma europea la sua esperienza nel quadro della strategia European strategy for the Adriatic-Ionian region (Eusair). La Eusair è un atto del Consiglio Ue dell’autunno 2014, con cui le istituzioni adriatiche e ioniche (Comuni, Regioni, governi nazionali di Italia, Slovenia, Croazia, Montenegro, Serbia, Albania, Bosnia-Erzegovina e Grecia) si sono impegnate a collaborare per individuare interessi e sfide comuni a tutta l’area e a risolverle con azioni congiunte, evitando sprechi di risorse.
La piattaforma si riunisce annualmente, nel 2018 l'incontro si è tenuto a Burgas (Bulgaria), dove si è parlato con conferenze scientifiche dei ritrovamenti archeologici nel Mar Nero: nell'anno del patrimonio culturale europeo, i ritrovamenti archeologici contribuiscono a valorizzare il turismo e la cultura delle zone costiere. La Regione era presente ed ha lavorato sui seguenti temi:
- futuro del fondo Feamp dopo il 2020;
- rifiuti di plastica nei mari europei;
- ricerca e innovazione, big data.
Nel 2019 la piattaforma si è ritrovata a Lisbona per l'evento annuale European Maritime Days, che era incentrato su: imprenditorialità blu, innovazione e investimenti per trasformare i settori marittimi tradizionali e promuovere le tecnologie emergenti e le catene del valore, con un focus specifico dedicato alla ricerca e all'innovazione per un mare senza plastica.
La Regione era presente ed ha organizzato e moderato uno dei workshop presentati in quella occasione, sul tema "Ingredients for a local blue growth recipe", una tavola rotonda partecipata da istituzioni locali, enti di ricerca e organizzazioni e operatori economici del settore dove sono stati presentati e messi a confronto i modelli di sviluppo sostenibile nei mari europei. Per la Regione Emilia-Romagna l'Assessore Caselli ha introdotto il tema di Un nuovo modello integrato e innovativo di sviluppo sostenibile per l'Alto Adriatico.
Nel 2020 l'incontro della piattaforma si svolgerà a Cork il 14 e 15 maggio.
A chi rivolgersi
Elena Tagliani, tel. 051 5278147