Produzioni agroalimentari

Effluenti zootecnici: parte il divieto

Dal 1° novembre scatta il divieto di distribuire effluenti zootecnici. Il provvedimento della Direzione Ambiente che specifica le date in funzione della vulnerabilità, dell'effluente e della coltura.

La protezione delle acque dall'inquinamento richiede attenzione nella concimazione delle colture, evitando i periodi più umidi dell'anno, durante i quali è più probabile che i nitrati si disperdano nell'ambiente. E' necessario, quindi, rispettare un periodo di divieto che, nelle zone vulnerabili, è di 90 giorni per il letame e 120 giorni per il liquame. In casi particolari (ad esempio su prati di medio-lunga durata), verificata la situazione del terreno, le singole province hanno la facoltà di sospendere il divieto.

Nella fase attuale le previsioni meteo segnalano un'elevata probabilità che nel breve e nel medio periodo le temperature si mantengano elevate, in associazione a precipitazioni inferiori o pari alle medie; inoltre le condizioni di umidità nei terreni, in conseguenza delle piogge e dell'andamento termico delle scorse settimane, appaiono normali e non si evidenziano situazioni di ristagno idrico.

Quindi, per garantire la massima efficacia all'utilizzazione degli effluenti, si è ritenuto opportuno adattare le date di decorrenza del divieto di distribuzione alle condizioni meteo-climatiche in atto, fatta salva la durata complessiva del divieto stesso. Tutte le indicazioni sono contenute in un apposito provvedimento della Direzione Ambiente (pdf154.82 KB).

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ultima modifica 2019-10-14T23:27:19+02:00
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