Progetti per l'innovazione

Alimenti salutistici e packaging compostabile, le nuove frontiere dell’innovazione nell’agroalimentare

Gli obiettivi e i risultati attesi dei Goi Filodor, che creerà una filiera dell’ortica dal campo alla tavola, e AgriCo.Pack che valorizzerà gli scarti della produzione agricola biologica

Il primo progetto di cui oggi pubblichiamo il video girato alla fiera Sana di Bologna dello scorso settembre è intitolato “Filodor - La filiera dell’ortica: riscoperta e valorizzazione per le produzioni agro-alimentari dell’areale emiliano-romagnolo".  

<<Il progetto – spiega Ilaria Marotti dell’Università di Bologna, responsabile scientifico - ha l’obiettivo di creare una filiera dell’ortica, dalla coltivazione in campo fino all'ottenimento di prodotti alimentari innovativi con caratteristiche salutistiche. Al progetto Filodor aderiscono tra gli altri 4 aziende agricole, una ditta sementiera, una cooperativa sociale e l’Associazione panificatori di Bologna>>. 

Filodor - campo di orticaL’ortica è una specie di interesse officinale che per le sue caratteristiche di multifunzionalità si presta bene alla creazione di una filiera completa.  

Il progetto Filodor, che terminerà ad ottobre 2022, ha tre obiettivi principali: 

  • definire un protocollo di coltivazione in sistemi agricoli biologici dell’areale emiliano-romagnolo;  
  • sviluppare prodotti alimentari innovativi e salutistici a base di ortica e ottimizzazione dei processi produttivi; 
  • creare un’azione di filiera tra le aziende agricole che producono le materie prime, le imprese di trasformazione che producono prodotti a base di ortica fino alle aziende che vendono i prodotti direttamente al consumatore. 

Filodor - prodotti da fornoGrazie a questo progetto si assisterà ad un miglioramento dei redditi delle aree vocate con l’introduzione sul mercato di nuovi prodotti e conseguente attivazione di un processo di filiera nel settore delle specie officinali; il tutto in un’ottica di diversificazione delle produzioni agricole, di mantenimento e recupero della biodiversità e degli usi, costumi e tradizioni connessi alla cultura del territorio. 

Scarti agricoli, da rifiuto a risorsa

AgriCo.Pack - scarti vegetaliValorizzare gli scarti agricoli realizzando un packaging alimentare compostabile. È questo l’obiettivo principale del Gruppo operativo per l’innovazione “Packaging alimentare sostenibile dai residui AgriColi: dalla natura per la natura - AgriCo.Pack” avviato quest’anno con ente capofila Open Fields.  

<<Il Piano – spiega nel video Giuseppe Vignali dell’Università di Parma responsabile scientifico - porterà ad un packaging maggiormente sostenibile in quanto si utilizzeranno scarti di lavorazioni alimentari come riempitivi di substrati attualmente esistenti diminuendone l’impatto ambientale. Il progetto valorizzerà gli scarti della produzione agricola biologica, a più alto valore aggiunto; in particolare gli scarti identificati per l’impiego nel packaging sono bucce di patata, scarti frutticoli, scarti di fieno e di potatura>>.  

Partendo dalla selezione della matrice bio-polimerica più adatta in funzione delle caratteristiche chimico-fisiche della biomassa da riutilizzare all’interno del nuovo materiale composito, il progetto prevede la realizzazione di un prototipo di tale materiale con buone prestazioni incorporando una percentuale variabile di scarti agricoli (indicativamente tra il 20 ed il 40%); tale materiale poi attraverso termo-formatura e saldatura sarà impiegato per realizzare un packaging innovativo ed eseguire analisi di shelf life dei prodotti confezionati in diverse condizioni. Il packaging sarà tracciabile tramite QR code.   

Clicca qui per visualizzare e scaricare le relazioni presentate al Sana di Bologna allo stand della Regione Emilia-Romagna: 

Filodor  (pdf3.18 MB)

AgriCo.Pack  (pdf1.38 MB)

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