Progetti per l'innovazione

Fare squadra per dare più valore al territorio con i servizi ecosistemici forniti dal bosco

È quanto è emerso dal confronto attivo tra i partecipanti alla visita di studio presso l'azienda agro-forestale "Marco Ferreri" partner del progetto Goi Agriforester

Gestire in maniera sostenibile il bosco e l’allevamento è possibile nelle aziende dell’appennino emiliano-romagnolo con indubbi vantaggi in tema di sequestro del carbonio e di valorizzazione del territorio. La scelta dell’azienda agro-forestale “Marco Ferreri”, partner del progetto Goi Agriforesterfinanziato dalla Regione Emilia-Romagna ai fini della Misura 16 del Psr 2014-2020, dimostra che è possibile valorizzare i servizi ecosistemici forniti dai boschi tra cui anche la funzione turistico paesaggistica del territorio. 

La visita a questa bella realtà di 110 ettari a pascoli e boschi nel comune di Coli nell’alta Val Trebbia (Pc) è stata la prima tappa dell’AgriforestEr Bus, il viaggio organizzato ad inizio luglio da Iter soc. Coop., Partener capofila del Gruppo operativo, per stimolare il confronto tra agricoltori, tecnici e operatori forestali, referenti dei consorzi silvo-castanicoli e castanicoli, funzionari regionali e ricercatori sulle tematiche del progetto Goi Agriforester.  Bovino razza Highlands

Accompagnati dal titolare dell’azienda, Marco Ferreri, abbiamo toccato con mano le opportunità, ma anche le difficoltà, della gestione sostenibile di un’impresa situata in un territorio svantaggiato come il nostro Appennino ma che rappresenta una grande opportunità di valorizzazione dal punto di vista sociale, economico ed ecologico con ricadute positive per tutta la comunità. 

L’azienda agro-forestale integra un allevamento biologico di una novantina di vacche Highlands tenute allo stato brado tutto l’anno, una gestione forestale di circa 50 ettari regolati da un Piano di gestione forestale e certificazione PEFC e un servizio di ricezione agrituristica nei locali del borgo medioevale del Castello di Faraneto. L’energia impiegata in tutto il complesso aziendale deriva da fonti rinnovabili: un impianto a cippato per la produzione di acqua calda e riscaldamento e un impianto fotovoltaico da 19,8 KW per la produzione di energia elettrica.  Impianto fotovoltaico

Dal confronto attivo che si è svolto tra i partecipanti alla visita di studio è emersa la necessità di fare squadra e l’importanza della cooperazione tra le varie figure per puntare a una strategia comune. In particolare è stato sottolineato il valore aggiunto della ricerca, sia come stimolo sia come mezzo per risolvere le problematiche, e dello scambio diretto con le istituzioni presenti a vario livello nel territorio.  

Il gruppo di studio dell'Agriforester BusPer le aziende si è sottolineata l’importanza di diversificarsi e valorizzare il prodotto, tramite anche maggiore aggregazione e la nascita di consorzi che stimolino motivazione ed entusiasmo verso il territorio. Alle istituzioni e alla Regione è stato rivolto un appello ad avere strumenti di finanziamento per recuperare il patrimonio boschivo e ad incentivare la comunicazione sul territorio coinvolgendo i vari portatori di interesse, calibrando quindi i progetti sulle realtà locali e sulla loro interazione. Per gli enti di ricerca è emersa l’importanza della divulgazione e della comunicazione verso il mondo agricolo, utilizzando anche i consorzi come intermediari per fare arrivare la ricerca all’utilizzatore finale. 

Il progetto Goi Agriforester  

Il progetto Agriforester, ammesso a finanziamento dalla Regione Emilia-Romagna ai fini della Misura 16 del Psr 2014-2020, Gruppi operativi del partenariato europeo per l’innovazione: “produttività e sostenibilità dell’agricoltura” (Focus Area 5E), ha l’obiettivo di approfondire le conoscenze inerenti al contenuto di sostanza organica e al relativo sequestro di carbonio nei principali suoli forestali collegati agli ambienti geo-pedologici delle aziende partner, valorizzare i servizi ecosistemici forniti dai boschi, condividere e comprendere quali tecniche selvicolturali possono favorirne la sostenibilità  e in particolare l’immagazzinamento del carbonio nel suolo. Macchina per la gestione forestale

Al Gruppo operativo per l’innovazione partecipano I.Ter soc. coop. come capofila, l’Università di Bologna (Chimica agraria e pedologia), quattro aziende agro-forestali e l'ente di formazione Dinamica. Il progetto ha l’obiettivo di diventare un riferimento trainante a livello regionale volto ad avviare un percorso culturale che valorizzi l’ecosistema forestale connesso alle aziende agro-forestali, stimolando il confronto tra i vari operatori del settore forestale e del settore agricolo regionale e i partner del progetto. Il metodo di lavoro partecipativo utilizzato intende favorire un proficuo interscambio tra i produttori e i ricercatori coinvolti attivando un percorso di studio e di ricerca con raccolta di dati e misure per quantificare il sequestro di carbonio e valorizzare i servizi ecosistemici. /Du.B. 

 

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