Festa del luppolo autoctono

La "Festa del luppolo autoctono di Marano" è una manifestazione tutta dedicata al mondo del luppolo e della birra che ha il patrocinio della Regione Emilia-Romagna. Il programma prevede: selezionati stand di birrifici artigianali e associazioni birrarie del territorio nazionale, laboratori di degustazione e cultura birraria (homebrewing, abbinamenti gastronomici, birre luppolate), cotta dimostrativa del luppolo, visite al "campo collezione" comunale, convegno di presentazione dello stato di avanzamento del progetto di ricerca sulla coltivazione del luppolo, musica live e stand gastronomici a corollario.

Fonti storiche attestano che la prima notizia di coltivazione di luppolo in Italia risale all’anno 1876 nel territorio del Comune di Marano sul Panaro. Stefano Buiatti, docente di Tecnologie della Birra presso il Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Udine è infatti risalito alla documentazione che attesta tale coltivazione nella tenuta di Marano s.P. del Marchese Montecuccoli primo coltivatore italiano della pianta con risultati più che incoraggianti in quanto il prodotto ottenne un pubblico riconoscimento da numerosi fabbricanti di birra italiani e stranieri nonché una menzione onorevole all’esposizione internazionale di Hagenau in Alsazia.

I Montecuccoli importarono il luppolo dalla Croazia e ne impiantarono la coltivazione nei terreni vicini alla Villa Montecuccoli (nota ai Maranesi come “Colombarone”) ed adiacenti al fiume Panaro. Ancora oggi un toponimo, “Casa del luppolo” ricorda la presenza della coltivazione che è reperibile allo stato spontaneo.

Per salvaguardare e valorizzare la biodiversità locale il Comune di Marano sul Panaro, a partire dal 2012, ha avviato un progetto di ricerca con l’Università degli Studi di Parma al fine di reperire il germoplasma di luppolo di “ecotipo locale” meglio adattato agli ambienti pedecollinari.