Semi perduti e ritrovati

Incontro divulgativo di presentazione del progetto ORTICOL EMI-RO e del prossimo Atlante Regionale delle orticole a rischio di erosione genetica
  • Quando il 08/02/2023 dalle 14:30 alle 18:30
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ORTICOL EMI-RO “Conoscere, conservare e valorizzare la biodiversità orticola tradizionale emiliano-romagnola” è un progetto che vuole diffondere interesse e conoscenze sull'agro-biodiversità locale, con speciale riferimento alle “vecchie” varietà ortive, un importante patrimonio fito-genetico in gran parte scomparso o a rischio di estinzione. Mai come ora le varietà coltivate vengono cambiate per ottenere nuove produzioni sempre più performanti. Ma cosa succede delle “vecchie varietà” agricole? In genere si perdono con la venuta a meno dell’uso come sementi: in 100 anni l’Italia ha perso il 75% della sua agrobiodiversità. A cosa possono servire le vecchie varietà? Perché preoccuparsi della loro perdita? Il loro interesse in realtà può perdurare nel tempo, più di quello che tende a fare il mercato sementiero e in generale l’agricoltura moderna, che offre si produzioni più consistenti, ma ad alto costo energetico e non sempre sostenibili. Le notevoli siccità degli ultimi anni, così come l’aumento di temperatura dell’aria ci hanno mostrato come l’agricoltura moderna sia in realtà anch’essa a rischio in queste condizioni estreme, specchio del cambiamento climatico in atto, con diminuzione di produzione. Pertanto una scorta di queste vecchie varietà, linee famigliari, cultivar storiche abbandonate dal mercato delle sementi, possono essere di grande utilità per ottenere resistenze e adattamenti a queste condizioni climatiche estreme, così come a nuovi parassiti e malattie in genere.

Quindi un patrimonio non da abbandonare inerosabilmente, ma da conservare, valorizzare tal quale o come donatori di “geni resistenti e buoni per l’uomo”. Inoltre queste vecchie varietà vengono ancora mantenute in coltura dai nostri anziani o da appassionati perché rappresentano la base di piatti locali, tradizionali anch’essi, antichi sapori del passato, ma spesso anche originali prodotti del territorio, sempre più ricercati da appassionati e amanti della buona cucina regionale e locale. Le stesse aziende agricole, soprattutto in zone interne, di montagna, le ricercano per farne produzioni “tipiche locali” e quindi piccole filiere e un businnes sempre più interessante, grazie anche alla vendita via internet e al mercato elettronico.

Tra queste piante, dimenticate ma ora in parte almeno ritrovate, abbiamo le specie ortive con varietà locali: fagioli, zucche, pomodori dalle forme e colori insolite, e spesso sapori molto interessanti da riscoprire. Una ricerca in cui si vogliono coinvolgere tutti, dai ragazzi delle scuole superiori (in primis agrarie e alberghiere, ma anche licei scientifici), ma anche persone più mature come età o anziani, depositari spesso delle ultime sementi e delle conoscenze per coltivarle e utilizzarle per la tavola.

Un’iniziativa congiunta del ministero dell’Agricoltura e della sovranità alimentare (Masaf) e della Regione Emilia-Romagna, con l’appoggio operativo dell’Università di Pavia, specializzata ormai nella ricerca e conservazione di semi di varietà locali o comunque storiche. Un’occasione per ascoltare tante storie raccontate dagli agricoltori custodi, oltre che da esperti, ma anche ragazzi delle scuole che sono ora esperti loro stessi di questa materia.

Ma come collegarsi a questo progetto? Intanto è possibile assistere da casa propria, dotati di un computer e un collegamento internet, un evento online da remoto, aperto a 300 persone da tutta la Regione e oltre. L’evento si svolgerà l’8 febbraio alle 14,30 e ci si può iscrivere collegandosi al sito della Regione Emilia-Romagna o richiedendo il link a Francesco Ferrari. Per chi avesse difficoltà a collegarsi ed è della zona dell’Appennino bolognese può andare ad assistere all’evento presso la Biblioteca di Castiglione dei Pepoli, da dove, con l’Associazione Terra Nostra si collegherà il nostro agricoltore custode Pierluigi Poli di Rasora, che parlerà dei suoi straordinari fagioli.

Clicca qui per scaricare il programma (pdf1.02 MB)

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ultima modifica 2023-01-23T17:16:27+02:00
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