Lo Sviluppo rurale si racconta. Premiati i video del concorso RuralCiak
Raccontare le storie e le persone che ogni giorno lavorano nei campi e presidiano il territorio anche grazie all’aiuto che viene dall’Europa e dai fondi dello Sviluppo rurale con brevi video rivolti non solo ad un pubblico tecnico ma a tutta la cittadinanza. Nasce da qui il concorso RuralCiak ideato da Regione Umbria per premiare le produzioni video delle Autorità di Gestione dei Programmi di sviluppo rurale delle Regioni e Province autonome italiane.
Il podio della prima edizione del concorso è stato assegnato alla Regione Sardegna, seguita da Veneto e Friuli Venezia Giulia, in occasione della premiazione svoltasi il 19 aprile, presso la Sala dei Notari, nel cuore di Perugia, nell’ambito della 17^ edizione del Festival Internazionale del Giornalismo alla presenza della Rappresentanza della Commissione Ue in Italia, del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, delle Autorità di Gestione dei Psr italiani.
Quattro i premi in gara:
- Il RuralCiak d’Oro è stato vinto dalla Regione Sardegna con un video (Lo Sviluppo rurale guarda al Futuro) che si è concentrato sulle attività svolte nel corso degli ultimi anni per raccontare a un pubblico di beneficiari ma anche alla cittadinanza i valori dello sviluppo rurale della Regione Sardegna tra tradizione e innovazione;
- Il RuralCiak d’Argento, andato alla Regione Veneto con uno spot (Il diario di Chiara - Le nostre radici, il futuro della terra) realizzato per avvicinare i cittadini alla politica di sviluppo rurale;
- Il RuralCiak di Bronzo e il RuralCiak giovani universitari sono stati assegnati, infine, alla stessa regione, il Friuli-Venezia Giulia, che ha scelto di mettere in luce l'importanza del lato sociale dell'agricoltura (Alimentiamo valori - Psr FVG 2014-2022);
“Ci troviamo di fronte a un cambiamento radicale nel mondo dei media – ha detto Franco Garofalo, Autorità di Gestione del Psr Umbria – che ci impone di raccogliere le specificità del territorio e comunicarle nel modo più ampio possibile, anche con strumenti più leggeri come quello di un contest di video fra regioni, e in una modalità che coinvolga non solo gli attori beneficiari ma un pubblico più vasto”.