Proteggere i frutteti per recuperare produzione e redditività. Un progetto della Regione Emilia-Romagna
Realizzare almeno 1.000 ettari di nuovi frutteti protetti e arrivare a “proteggerne” almeno 4.000 di quelli esistenti da qui al 2026 per porre rimedio alla grave situazione di crisi che sta colpendo il settore. Un obiettivo che la Regione Emilia-Romagna intende raggiungere utilizzando in maniera congiunta i due principali strumenti di intervento a disposizione: programmi operativi (Ocm) e Sviluppo rurale insieme renderanno infatti disponibili circa 70 milioni di euro per il biennio 2024/25, di cui ben 30 milioni saranno destinati alle zone colpite dall'alluvione dello scorso maggio, a cui si aggiungono i 35 milioni già assegnati con la vecchia programmazione. Con queste risorse sarà possibile ripristinare il potenziale produttivo regionale e la redditività delle imprese.
Il progetto di rilancio del settore, “Frutteti protetti”, ideato dalla Regione Emilia-Romagna, è stato presentato alla fiera Macfrut di Rimini la scorsa settimana dal direttore generale dell’Assessorato Agricoltura Valtiero Mazzotti. Dopo un'attenta analisi della situazione di crisi in cui versa la frutticoltura regionale, che ha portato ad un crollo produttivo vicino al 50% dal 2012 ad oggi e ad una diminuzione delle superfici dal 2000 in particolare a carico di pero (- 8.179 ettari), pesco (- 5.526 ettari) e nettarine (- 5.499 ettari), il direttore ha spiegato come “le risorse messe in campo dalla Regione mediante bandi che consentiranno di attuare una protezione dei frutteti grazie alla dotazione di almeno due apprestamenti di sicurezza tra sistemi di contrasto delle gelate tardive, strutture di contenimento degli eventi grandinigeni e di protezione dagli insetti e impiantistica per mitigare la siccità (linee irrigue automatizzate, sensoristica, piccoli invasi aziendali) con l’aggiunta, nel caso di nuovi impianti, dell’obbligo di impiego di varietà certificate”.
"Il primo bando che uscirà a giugno - ha proseguito Mazzotti - è quello relativo all'intervento SRD01 - settore frutticolo dello Sviluppo rurale 2023/27 che stanzia 23 milioni di euro suddivisi nelle due annualità '24 e '25 e che raggiunge il 60% dell'aiuto; l'investimento ammesso a finanziamento prevede un impianto frutticolo nuovo associato a due sistemi di difesa da avversità a scelta tra impianto irriguo, impianto antigrandine, sistema difesa antigelate e reti multifunzione. Sempre entro il II trimestre dell'anno è prevista l'uscita di un'altro bando dello Sviluppo rurale relativo all'intervento SRD06 - prevenzione gelate che stanzia 6 milioni di euro con un'intensità dell'aiuto del 70%".
(Clicca qui per scaricare la presentazione del direttore generale Valtiero Mazzotti (1.52 MB)).
Il convegno è poi proseguito con la presentazione da parte di tecnici e operatori del settore di alcune attività complementari a sostegno della frutticoltura che possono accompagnare e rafforzare i risultati alle nuove modalità produttive proposte dal progetto "Frutteti protetti" e dai relativi investimenti regionali, come l’accesso al credito, la stabilizzazione del reddito, la meccanizzazione delle operazioni colturali e la valorizzazione del prodotto.
Mario Tamanti, direttore dell'associazione di Organizzazioni dei produttori gruppo Vi.Va. Visione valore, ha parlato di accesso al credito per favorire la liquidità dei produttori e dell'esperienza svolta sulla progettazione di soluzioni di accesso al credito, un vero e proprio protocollo che ha permesso di sperimentare un processo che ha saputo andare oltre la mera richiesta individuale dell'impresa (clicca qui per scaricare la presentazione (1.12 MB)).
Lisa Martini, direttore Aop Finaf ha approfondito gli strumenti di stabilizzazione del reddito delle imprese, e hba illustrato la case history sul fondo di mutualizzazione rivolto alle associazioni di Organizzazioni dei produttori e alle Organizzazioni di produttori che ha sostenuto i danni provocati dalla cimice asiatica concentrandosi su risorse aggiuntive per il finanziamento di azioni di difesa attiva e passiva (clicca qui per scaricare la presentazione (497.23 KB)).
Mattia Onofri, responsabile frutta di Conserve Italia, ha presentato le fasi operative per la gestione meccanizzata del frutteto, anche in relazione ai problemi legati al reperimento di manodopera. Il progetto ha riguardato frutteti impiegati per la trasformazione della frutta, in particolare albicocche, ma può essere di spunto anche per le imprese che impiegano le produzioni dei loro frutteti sul mercato del fresco (clicca qui per scaricare la presentazione (2.89 MB)).
Patrizio Neri, presidente di Jingold, ha illustrato la straordinaria esperienza della produzione del kiwi giallo concepita e realizzata inizialmente sul territorio emiliano-romagnolo ora estesa anche ad altre aree produttive nazionali, che ha dato vita ad una filiera di grande rilevanza sul piano del marchio e della qualità produttiva (clicca qui per scaricare la presentazione (4.11 MB)).