Stato quantitativo corsi d'acqua superficiali
Classificazione stato quantitativo dei corpi idrici superficiali della regione Emilia-Romagna
Il finanziamento di investimenti collegati all’utilizzo della risorsa idrica nell’ambito della politica agricola comunitaria è subordinato al rispetto di determinate condizioni, diversificate in base allo stato dei corpi idrici oggetto del prelievo, con riferimento allo stato quantitativo.
Qualora lo stato quantitativo del corpo idrico sia giudicato dal Piano di gestione (PdG) del bacino idrografico in condizioni non buone, devono infatti essere rispettate determinate condizioni: ad esempio, deve essere conseguita una riduzione effettiva del consumo di acqua e non può esserci aumento netto della superficie irrigata.
L’ambito di valutazione dello stato quantitativo è circoscritto ai soli corsi d’acqua superficiali individuati dai PdG dei distretti idrografici.
Tuttavia, gli affluenti minori – non individuati dai PdG – dei corpi idrici di superficie classificati dai PdG acquisiscono, ai fini della presente regolamentazione, la medesima classificazione del corso di cui sono tributari.
Per i corsi idrici di superficie che non sono inseriti nel registro delle Acque pubbliche e che, pur derivando da corpi idrici individuati nel PdG, non sono di interesse per lo stesso PdG, non è necessaria alcuna valutazione preliminare, ma al fine di individuare gli adempimenti collegati alle caratteristiche degli impianti irrigui o alla modalità di dimostrazione del diritto al prelievo della risorsa idrica gli stessi sono considerati sempre in stato quantitativo “Buono”.
Criteri adottati
Poiché i PdG non classificano esplicitamente i corsi idrici di superficie in relazione al loro stato quantitativo, si è dovuto ricorrere alla valutazione combinata di alcune caratteristiche qualitative espresse nei Piani di gestione dei distretti idrografici, in quanto considerate indicatrici dello stato quantitativo.
Sono considerati in stato “Meno che buono”, con riferimento allo stato quantitativo, i corpi idrici che hanno tutte le seguenti caratteristiche:
- stato ecologico meno che buono. Lo stato ecologico è l’espressione della qualità della struttura e del funzionamento degli ecosistemi acquatici associati alle acque superficiali;
- presenza di pressione significativa dovuta a prelievi idrici, che, da sola o in combinazione con altre pressioni, contribuisce ad un impatto che può mettere a rischio il raggiungimento degli obiettivi ambientali;
- presenza di impatto significativo sugli habitat, alterati a causa di modifiche idrologiche.
Sono considerati in stato “Buono”, con riferimento allo stato quantitativo, tutti i corpi idrici in cui non ricorrono contemporaneamente le tre condizioni di cui sopra.
Dalla valutazione degli elementi sopra esposti, si è provveduto a classificare i corpi idrici regionali.
Conseguentemente, è stata realizzata la carta dello stato dei corsi d’acqua superficiali (JPEG - 15.0 MB).
Nella medesima carta sono rappresentati (con sfondo arancione) anche i sottobacini i cui corsi idrici – non classificati – sono tributari di corsi d’acqua classificati in stato “Meno che buono”. Ciò al fine di agevolare l’individuazione dello stato quantitativo di corsi idrici minori eventualmente soggetti a prelievo.
La cartografia interattiva è consultabile nel web GIS
NB: per opzione di default, i confini provinciali sono attivati. Per una migliore leggibilità del tematismo, si suggerisce di disattivarli (Basi cartografiche -> togliere la spunta da Confini provinciali).