Stato quantitativo corpi idrici profondi
Classificazione dello stato quantitativo dei corpi idrici sotterranei nella regione Emilia-Romagna
Il finanziamento di investimenti collegati all’utilizzo della risorsa idrica nell’ambito della politica agricola comunitaria è subordinato al rispetto di determinate condizioni, diversificate in base allo stato del corpo idrico oggetto del prelievo, con riferimento allo stato quantitativo.
Qualora lo stato quantitativo del corpo idrico sia giudicato dal Piano di gestione (PdG) del bacino idrografico in condizioni non buone, devono infatti essere rispettate determinate condizioni: ad esempio, deve essere conseguita una riduzione effettiva del consumo di acqua e non può esserci aumento netto della superficie irrigata.
Ai fini dell’individuazione dello stato dei corpi idrici sotterranei per motivi inerenti alla quantità d’acqua si fa riferimento al vigente Piano di Gestione (PdG), aggiornato al 2021.
A causa della complessa struttura idrogeologica della pianura padana appenninica, Il PdG individua 3 livelli di acquiferi, distinti in base alla loro profondità e alle loro caratteristiche idrogeologiche:
· un livello superficiale dello spessore medio di circa 10 m, con caratteristiche freatiche e a ridotta potenzialità idrica;
· un livello profondo, idrogeologicamente confinato (“confinati superiori”);
· un livello, ancora più profondo, in cui le pressioni antropiche risultano molto attenuate o assenti (“confinati inferiori”).
In alcune aree della pianura, si possono effettivamente riscontrare 2 o 3 acquiferi in sovrapposizione. Ciò comporta che, in funzione della profondità e del tipo di incamiciatura di un pozzo scavato in un determinato punto del territorio di pianura, esso possa attingere da due o più corpi idrici sotterranei, i quali possono risultare diversamente classificati, con riferimento allo stato quantitativo.
Sono stati individuati anche i corpi idrici in ambito collinare-montano, a partire dalle "rocce magazzino" cartografate nel Piano di tutela delle acque (PTA), che costituiscono le unità geologiche sede di acquiferi sfruttati.
Modalità di consultazione delle informazioni
Qualora si disponga di una concessione che individui con codice identificativo univoco (es. IT080040ER-DQ1-CL) il corpo idrico da cui viene emunta l’acqua (o i corpi idrici, nel caso che il pozzo intercetti più di un acquifero), occorre verificare nella tabella (Excel - 16.6 KB) qual è lo stato quantitativo del o degli acquiferi secondo il vigente PdG.
Si tenga presente che le concessioni spesso riportano, oltre l’identificativo, anche lo stato quantitativo del corpo idrico. Poiché però le concessioni possono essere antecedenti al vigente PdG, occorre fare riferimento allo stato quantitativo in base al vigente PdG.
Qualora nella concessione non siano riportati gli estremi per l’identificazione del corpo idrico, si può consultare l’elenco dei comuni (Excel - 21.8 KB), che indica se la superficie comunale insiste interamente su acquiferi con stato “Buono” o con stato “Scarso”. Tale elenco ha solo un valore orientativo, in quanto, a prescindere dalla classificazione del comune, è sempre necessario consultare la cartografia interattiva nel web GIS e da questa individuare lo stato quantitativo del punto di prelievo.
La cartografia (JPEG - 13.2 MB) rappresenta con colore verde le aree ove l’acquifero (o tutti gli acquiferi, nel caso di acquiferi sovrapposti) sono in stato quantitativo “Buono” e con colore rosso le aree ove l’acquifero (o almeno uno degli acquiferi, nel caso di acquiferi sovrapposti) sono in stato quantitativo “Scarso”.
A differenza del territorio della pianura alluvionale, non tutto il territorio collinare è interessato da acquiferi di interesse ai fini del PdG. Conseguentemente, ampi tratti della collina e montagna non sono classificati (aree non colorate nella cartina). Per i pozzi eventualmente presenti in queste aree vale la regola generale, ovvero:
- nel caso in cui l’acquifero soggetto ad attingimento, nonostante ricada in area non classificata, risulti dall’atto di concessione collegato a uno degli acquiferi di interesse per il PdG, lo stato quantitativo del corpo idrico va desunto dalla tabella di cui sopra.
Nel caso in cui l’acquifero non rientri tra quelli di interesse per il PdG (ad esempio in quanto si tratta di attingimento da falde locali, di limitata estensione), si applicano le condizioni di accesso ai contributi previste per i corpi idrici con stato quantitativo in condizioni buone.