Rapporto 2004

Copertina Rapporto Agro-Alimentare 2003Come consuetudine il rapporto si articola in diversi capitoli che prendono in esame i principali aspetti del sistema regionale. Eccone una breve sintesi.

Si rendono disponibili a piè di pagina, inoltre, la presentazione a carattere generale del convegno del 30 maggio 2005, e una ulteriore presentazione nella quale si evidenziano le specificità delle province della regione Emilia-Romagna.

1. Lo scenario internazionale
Il 2004, è stato certamente straordinario per l´economia mondiale. La sua crescita è stata la più alta tra quelle registrate negli ultimi due decenni. Il prodotto interno lordo del pianeta è aumentato più del 5%. Il commercio mondiale è cresciuto del 9,8%. In questo quadro di forte performance la grande eccezione è rappresentata dall´Europa dell´Euro. L´aumento del PIL della zona non è andato oltre l´1,8%. La corsa dei prezzi internazionali delle materie prime è continuata anche nel 2004, a causa soprattutto della domanda di materie prime della Cina e in seconda battuta a seguito della progressiva svalutazione del dollaro e della speculazione dei fondi di investimento.
In Italia. il 2004 è iniziato, come i tre anni precedenti, con previsioni favorevoli. ma, specie nell´ultimo trimestre dell´anno, la situazione economica è andata nettamente peggiorando e per l´intero anno l´aumento del tasso di sviluppo è stato del solo 1%. L´Italia ha così continuato a segnare per il terzo anno consecutivo un tasso di crescita inferiore a quello medio della zona Euro.

2. Le politiche comunitarie e nazionali
Nello scenario comunitario, l´aumento della produzione agricola nell´UE a 25, ha avuto l´effetto di far crescere i redditi agricoli mediamente del 3,3%, secondo le prime stime dell´Eurostat. Il risultato è stato ottenuto con un incremento dell´1,8% dei redditi reali e una riduzione dell´1,5% del costo del lavoro agricolo. L´aumento è però stato solo dell´1,3% in Italia.
La legislazione comunitaria sullo sviluppo rurale ha subito alcuni cambiamenti nel corso del 2004. L´elemento di maggiore novità, che influenza anche il programma in corso, deriva dalla riforma di medio termine della PAC. Con l´introduzione di alcune norme orizzontali e della modulazione sui premi disaccoppiati, si fa più concreta la complementarietà fra il primo pilastro (politiche di mercato) ed il secondo pilastro (sviluppo rurale).
Nell´ambito nazionale, la produzione agricola italiana a prezzi costanti è aumentata nel 2004 dell´8,4%, dopo quattro anni consecutivi di trend decrescente, attestandosi su quasi 43 miliardi di Euro. Il valore aggiunto a prezzi costanti cresce del 11,5% rispetto all´anno precedente. L´aumento della produzione è dovuto sostanzialmente ad una forte ripresa delle produzioni vegetali nel complesso (+17%), e ad un lieve incremento di quelle animali (+1%).
Nella finanziaria 2005 (Legge n.311 del 30 dicembre 2004) gli stanziamenti per il settore agricolo ammontano a circa 827 milioni di Euro, oltre 70 milioni di Euro in meno rispetto all´anno precedente.

3. La redditività del settore agricolo
La produzione lorda vendibile agricola (PLV) dell´Emilia-Romagna nel 2004 è risultata pari a 3.691 milioni di Euro. Il settore agricolo regionale ha evidenziato, quindi, un ridimensionamento in termini di valore del -7,7% rispetto alla precedente campagna, quando si sono sfiorati i 4.000 milioni di Euro. Non si tratta certamente di un risultato positivo, ma è bene considerare che il calo rispetto alla media dei cinque anni precedenti è abbastanza contenuto (-1,2%) e che i risultati quantitativamente positivi avuti nel 2004 sono però stati notevolmente ridimensionati dai bassi livelli di prezzo dei prodotti agricoli.
A livello aziendale, a fronte di un arretramento contenuto dei ricavi (-1,1%) si contrappone un incremento dei costi, tale da determinare un peggioramento della redditività netta del 9,5% rispetto all´annata precedente.

4. Le produzioni vegetali
L´annata agraria 2004 interrompe la serie negativa delle precedenti, consentendo al comparto delle produzioni vegetali di raggiungere, in Emilia Romagna, il migliore risultato degli ultimi dieci anni, anche per effetto delle favorevoli condizioni meteorologiche e fitopatologiche.
Le coltivazioni hanno registrato, incrementi quantitativi notevoli (+28%), che non si sono però tradotti in un corrispondente incremento, in termini di valore delle produzioni, per via del ridimensionamento delle quotazioni dei prodotti. L´andamento complessivo delle produzioni vegetali dell´Emilia-Romagna ha quindi fatto registrare un segno negativo (-7%).
Il buon risultato fatto registrare dalla produzione vitivinicola nell´annata 2004 (incremento di produzione di uve del 27,2%, aumento pari al 30,8% del vino prodotto) si scontra con la riduzione delle quotazioni: il comparto subisce un deprezzamento pari al 21%.

5. Le produzioni zootecniche
Nel 2004 si è in qualche modo smorzata la tendenza al ridimensionamento della filiera bovina da carne e temporaneamente arrestata quella della suinicoltura che avevano caratterizzato gli anni recenti.
Tuttavia, dal lato dei prezzi, si è avuta una prevalenza di segnali negativi.
Ancor più pesante appare il regresso delle quotazioni del Parmigiano Reggiano, dopo l´illusione di ripresa su cui si era chiuso il 2003.

6. Il credito e l´impiego dei fattori produttivi
Il credito agrario. A fine settembre 2004, la consistenza del credito agrario in Emilia-Romagna raggiunge i 3.501 milioni di Euro; valore che sta ad indicare che le imprese agricole si avvalgono in misura consistente di tale fonte di finanziamento. Infatti esso è molto simile a quello del valore aggiunto dell´agricoltura regionale che nel 2003 è pari a 3.254 milioni di Euro.
Le imprese agricole della regione ricorrono al sostegno bancario sia per soddisfare il fabbisogno di liquidità legato alla gestione corrente, sia per integrare i mezzi finanziari derivanti da autofinanziamento e destinati agli investimenti.
Per quanto si riferisce all´impiego dei fattori produttivi, la spesa per l´acquisto dei beni intermedi si è collocata nel 2004, attorno ad un valore di 2.010 milioni di Euro, con un incremento del 2,8% rispetto all´annata precedente, dovuto in particolare al sensibile rialzo dei prezzi di carburanti e mangimi.
Si è confermata la sostanziale stabilità degli impieghi di mezzi tecnici, con oscillazioni annue dipendenti da fattori stagionali e congiunturali, mentre appare consolidata, in particolare, la regressione degli apporti unitari di fertilizzanti in Emilia-Romagna, in controtendenza rispetto ad altre aree dell´Italia settentrionale ad agricoltura intensiva. E´ rallentato anche il consumo di energia elettrica.
Prosegue la fase di debolezza della meccanizzazione agricola: si osserva un calo delle iscrizioni dei mezzi "nuovi di fabbrica" che arriva quasi al 5%, rispetto all´annata precedente. Per quanto riguarda l´andamento del lavoro, continuano a diminuire gli occupati agricoli e, in particolare, il lavoro dipendente femminile, mentre cresce quello autonomo, il numero complessivo dei lavoratori agricoli scende comunque a 89.000 unità, con un calo di circa il 4% rispetto al 2003. Aumenta ancora il numero d´immigrati con impiego in agricoltura. Nell´attività di trasformazione dei prodotti agricoli, si è avuta una sostanziale tenuta dell´occupazione totale, con prevalenza del lavoro autonomo e flessione di quello dipendente.
Allargando lo sguardo all´intero settore agroindustriale, il contributo della regione Emilia-Romagna al totale degli occupati nel settore dell´industria alimentare nazionale è pari al 13,6%. I circa 44 mila dipendenti di questo settore industriale rappresentano l´8,5% del totale regionale degli occupati nell´industria al 31 dicembre 2003.

7. L´industria alimentare
L´andamento economico regionale chiude il 2004 con il fatturato in calo dello 0,3%, con produzione e ordini complessivi ridimensionati dello 0,5% mentre l´export cresce dell´1,3%.
Il settore alimentare realizza, invece, una contrazione pari all´1,3%.
Per quanto riguarda in particolare il comparto ortofrutticolo e delle conserve vegetali, il settore frutta ha chiuso un´annata caratterizzata da una congiuntura negativa quanto mai sia accaduto prima, con situazioni di prezzi alla vendita valutabili pari al 50% della copertura dei costi di produzione.

8. Gli scambi con l´estero
Nel 2004 gli scambi con l´estero di prodotti agroalimentari dell´Emilia-Romagna aumentano significativamente rispetto all´anno precedente: le importazioni regionali crescono del 2,7%, e le esportazioni addirittura del 3,6% raggiungendo rispettivamente i 3.811 ed i 2.988 milioni di Euro. Il saldo per i soli prodotti agroalimentari, quindi, rimane negativo ma si riduce leggermente, scendendo a -824 milioni di Euro, rispetto agli -828 milioni dell´anno precedente. Il miglioramento delle performance commerciali del sistema agro-alimentare regionale appare importante, anche perché giunge dopo un difficile 2003.
Quanto ai paesi di destinazione dei prodotti del settore primario, la Germania resta anche nel 2004 il principale mercato di esportazione sia per i prodotti regionali che per quelli nazionali; ma mentre nel primo caso i paesi che seguono sono rispettiva mente Regno Unito, Francia e Spagna, nel secondo sono, nell´ordine, Francia, Spagna e Regno Unito; si tratta in entrambi i casi solo di paesi UE.

9. La distribuzione alimentare al dettaglio
L´Emilia Romagna si conferma come una delle realtà leader della distribuzione moderna italiana. La densità dei punti vendita moderni (supermercati, sup erette, ipermercati e discount) ha superato i 210 mq ogni 1000 abitanti, un dato che, considerando che il territorio regionale ha una porzione consistente di zone collinari e montane, avvicina l´Emilia Romagna alle aree europee più evolute. Nonostante una situazione di sostanziale saturazione del mercato, il dato relativo al 2004 registra un´ulteriore crescita della superficie di vendita complessiva (+4,4%), crescita che ha interessato tutte le province, con la sola eccezione di Forlì-Cesena.

10. I consumi alimentari
I consumi totali delle famiglie italiane hanno superato per la prima volta nel 2004 gli 800 miliardi di Euro, per un incremento nominale del 3,2% rispetto all´anno precedente. Si tratta dell´incremento più basso dell´ultimo decennio, solo in parte spiegabile con il rallentamento dell´inflazione. La spesa reale è infatti aumentata dello 0,9% contro l´1,6% dell´anno precedente.
Nel 2004 le famiglie italiane hanno speso circa 118 miliardi di Euro in beni alimentari e bevande analcoliche, con un incremento di poco più di 2 milioni di Euro rispetto all´anno precedente (+1,9%), quelle emiliano-romagnole hanno speso nel 2003 una media di 2.313 Euro mensili, di cui circa 425 destinati all´alimentazione.
Anche in Emilia-Romagna, come nel resto del paese, i cambiamenti della dieta evidenziano un trasferimento di spesa nominale e reale da carne a frutta, ortaggi e patate. In termini reali l´aumento di quest´ultima voce è particolarmente ampio, con un incremento dal 17,4% del 2002 al 19% del 2003.

11. Le politiche regionali per il settore
Lo scenario regionale. Nel 2004, la tendenziale riduzione dei prezzi agricoli e la loro variabilità si confermano come fattori decisivi nella determinazione dei redditi delle imprese, mentre il rincaro dei prezzi dei prodotti petroliferi e l´incremento dei valori fondiari hanno aggravato i costi di produzione. La forte riduzione dei prezzi alla produzione ha inoltre riportato con forza l´attenzione sulle problematiche della distribuzione dei margini lungo tutta la catena alimentare.
La situazione economica del paese e delle famiglie ha condizionato in modo pesante anche l´andamento dei consumi alimentari (-0,4% in termini reali) che non hanno giocato, come in passato, un ruolo anticiclico nell´evoluzione dell´economia regionale e del paese.
L´andamento dell´industria alimentare vede invece un consolidamento del sistema produttivo regionale, con un ruolo non trascurabile della cooperazione.
Gli interventi comunitari, come noto, rappresentano la fonte di finanziamento pubblico principale dell´agricoltura regionale. Nel corso del 2004 le risorse complessive destinate al finanziamento delle politiche di sostegno dei redditi e dei mercati agricoli sono stati di circa 490 milioni di Euro.
L´applicazione della PAC seminativi è stata, come sempre, la misura di politica agraria di maggior rilievo. Infatti, nel corso del 2004 l´ammontare complessivo delle compensazioni è risultato di quasi 150 milioni di Euro, con una riduzione del 5% rispetto al 2003. Nel corso del 2004 sono inoltre risultati particolarmente consistenti gli interventi a favore del settore ortofrutticolo.
L´azione regionale nel 2004 e le tendenze per il 2005, vedono ammontare complessivamente le risorse iscritte nel bilancio regionale per l´esercizio 2004, a 218,59 milioni di Euro, di cui oltre 110 sono rappresentati da "nuove risorse". Analizzando i dati, si può riscontrare che la riduzione rispetto al 2003 è del 3,2% sul totale complessivo e di circa il 6,1% sulle "nuove risorse".
Il peso dei mezzi regionali sul totale delle risorse è del 32,18% con una lieve flessione rispetto al 2003 (34,36%).

12. Gli interventi a favore dell´agricoltura regionale
Nel complesso, l´erogazione dei finanziamenti dell´UE registrata nel 2004 a beneficio degli operatori del settore agricolo e agro-alimentare della regione Emilia-Romagna ammonta a 489,4 milioni di Euro, di cui 424,2 a carico dei fondi comunitari Le aziende interessate alla politica agraria comunitaria in tema di seminativi sono state 40.437 nel 2004 ed a queste aziende sono andati quasi 150 milioni di Euro.
Nell´ambito delle OCM delle carni bovine e degli ovicaprini, le erogazioni effettuate nel 2003 ammontano complessivamente a 30,2 milioni di Euro. Non essendo ancora disponibili i dati definitivi del 2004, si può stimare un´erogazione complessiva di 27 milioni di Euro, di cui 25 destinati al comparto bovino regionale.
Nel 2004, per l´organizzazione di mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari in regione, sono state presentate complessivamente 5.810 domande per una erogazione complessiva di premi di oltre 18,5 milioni di Euro.
Nel comparto ortofrutticolo regionale l´importo complessivo dei programmi operativi ammonta a 86,1 milioni di Euro, di cui il contributo FEOGA Garanzia è pari a 43 milioni di Euro. In merito agli aiuti alla trasformazione dell´ortofrutta, nel 2004 sono stati pagati complessivamente più di 217,4 milioni di Euro, mentre il totale degli aiuti comunitari erogati ai produttori supera i 91,1 milioni di Euro; si registra un aumento del 15% degli aiuti al conferimento di pomodoro da industria, pere, pesche e prugne secche.
Per quanto si riferisce al "piano di sviluppo rurale 2000-2006", i pagamenti complessivi effettuati dal 2000 al 2004 per l´applicazione del piano regionale di sviluppo rurale ammontano a 615,3 milioni di Euro di contributi, di cui 289,1 milioni in quota comunitaria. In termini percentuali è stato raggiunto il 75% rispetto alla disponibilità totale del periodo.

Documenti

La presentazione del convegno (ppt377.86 KB)

Il testo completo del Rapporto 2004 (pdf1.36 MB)

Appendice Statistica 2004 (pdf683.57 KB)

Le specificità provinciali (ppt641.02 KB)

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ultima modifica 2017-06-22T13:57:00+02:00
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