L'agriturismo tiene sperimentando nuove proposte di ospitalità e servizi

I dati Ismea per il 2020 evidenziano un settore che ha mantenuto inalterato il suo tessuto imprenditoriale malgrado la crisi sanitaria. In Emilia-Romagna si sono registrati cali più contenuti che in altre regioni

Il comparto agrituristico italiano ha retto ai colpi inferti dalla crisi sanitaria degli ultimi due anni perché ha saputo adeguarsi individuando strumenti e proposte più in linea con le nuove abitudini di consumo.

Ne è convinto il Presidente di Ismea, Angelo Frascarelli intervenuto alla presentazione del Rapporto 2021. <<Il settore, nonostante una crisi di liquidità senza precedenti, ha mantenuto inalterato il suo tessuto imprenditoriale: oltre 25.000 agriturismi, malgrado una significativa riduzione del valore della produzione che è passato da 1,56 miliardi di euro del 2019 a 802 milioni di euro del 2020, ma le prime stime del 2021 sono in netto aumento. Le aziende agrituristiche hanno dimostrato capacità di adattamento restando sul mercato grazie alla prevalenza dell'attività agricola, con la trasformazione e la vendita diretta dei prodotti; hanno individuato spesso soluzioni innovative e sperimentato nuove proposte di ospitalità e servizi>> ha concluso Frascarelli.

Dal Rapporto Ismea emerge infatti come, nel quadro complessivo della ricettività italiana, l'agriturismo sia stato il comparto che ha saputo rispondere alle mutate esigenze, ricorrendo al mercato di prossimità e alla clientela fidelizzata. La tenuta della domanda interna infatti nel 2020, in termini di pernottamenti, ha registrato un calo del "solo" 2,7% su base annua.

Se è vero che il settore agricolo ha subito gravi danni durante l'emergenza sanitaria <<possiamo affermare che per il settore agrituristico i danni sono stati più contenuti rispetto ad altri settori certamente più colpiti>> ha detto la vicepresidente e assessora all'agroalimentare Stefania Saccardi. Sfruttando le grandi opportunità offerte dalla multifunzionalità <<le aziende agricole hanno saputo rispondere alla crisi anche attraverso la diversificazione delle proprie attività. Inoltre, sono state attivate forniture alternative e parallele alla distribuzione organizzata, puntando sulle filiere locali, riuscendo a rinnovare in tempi rapidi la propria offerta di prodotti e servizi. Nel Rapporto 2021 sono emersi dunque segnali di fiducia: l'alloggio e la ristorazione restano punti di forza, ma si consolidano le attività di degustazione come il turismo del vino e dell'olio così come la domanda da parte di clienti di prossimità. E questo grazie alla grande capacità di risposta adattativa su cui hanno potuto contare i nostri imprenditori, forti anche della varietà e della qualità dei prodotti che offrono>>.

Fra i percorsi più recenti - e con maggiori prospettive di sviluppo futuro - vi è quello dei servizi alla persona offerti dalle aziende agricole, quali quelli delle fattorie didattiche e dell'agricoltura sociale, che molto spesso affiancano i servizi offerti dall'agriturismo. Sarà importante leggere queste dinamiche alla luce delle misure previste a livello nazionale e dalla prossima Pac, oltre che dal Pnrr, per assicurare un'ottica sistematica di crescita del settore.

I dati in Emilia-Romagna

“Le attività di supporto e secondarie, nonostante la crisi, si confermano una componente strutturale fondamentale nei sistemi agricoli regionali. Il loro contributo in termini di valore prodotto per l’intera economia agricola regionale, sebbene abbia subìto un ridimensionamento, rimane decisamente alto in tutti i territori” si legge nel Rapporto Ismea. In particolare in Emilia-Romagna l’incidenza delle attività di diversificazione sul totale della produzione agricola nel 2020 è stato del 20,9% (contro il 21,8% nel 2019).

Il calo maggiore in tutte le regioni è stato a carico delle attività secondarie, tra cui rientra appunto l’agriturismo. Laddove la presenza dell’agriturismo è più marcata, in rapporto alle attività agricole totali, si registrano le perdite più alte (Toscana, Valle d’Aosta, Trento e Bolzano), mentre in Emilia-Romagna la riduzione registrata nel 2020 è stata “solo” del 9,9%.

Per leggere tutti i dati del Rapporto Ismea 2021 e per conoscere la realtà regionale del settore naviga nel nuovo sito dedicato della DG Agricoltura, caccia e pesca “Agriturismo e multifunzionalità”, completamente rinnovato per fornire le informazioni necessarie agli imprenditori agricoli che già esercitano questa attività e a tutti coloro che stanno pensando di intraprenderla prossimamente all’interno della propria azienda.

Clicca qui per scaricare il Rapporto Ismea 2021

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