Stazione di monta pubblica della specie equina
Chi può fare la richiesta?
La richiesta di autorizzazione all’apertura di una stazione di monta pubblica per equini può essere presentata da tutti i soggetti interessati, che dispongono sul territorio regionale di strutture e ricoveri adeguati per gli animali, di un conveniente luogo per l'accoppiamento con presenza di idonea attrezzatura per la monta, (vedi schema di barra di monta (158.76 KB)), adeguatamente costruiti per garantire le necessarie misure di igiene e sanità contro la diffusione delle malattie infettive e parassitarie. Il richiedente deve essere in possesso del diploma di istruzione secondaria di primo grado. In caso di impiego di personale presso la stazione di monta, esso dovrà essere qualificato per le specifiche mansioni che andrà a svolgere.
Modulo e tempistica
La richiesta di autorizzazione (256.11 KB)per gestire una stazione di monta naturale pubblica deve essere presentata in tempo utile per il rilascio dell'autorizzazione prima dell' inizio della stagione di monta al Settori Territoriale agricoltura caccia e pesca competente per territorio, con le seguenti modalità:
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inviata tramite PEC da un indirizzo di posta elettronica certificata; in tal caso alla
domanda dovrà essere apposto il bollo digitale;
- inviata a mezzo raccomandata;
- consegnata a mano presso la sede del Servizio Territoriale
e per conoscenza all’A. U.S.L. -Servizio Veterinario- competente per territorio, completa di tutti gli allegati richiesti nel modulo.
Il rispetto di tale termine permette all’Ufficio competente di verificare prima dell’inizio della stagione di monta le condizioni ed i requisiti necessari per l’utilizzo dell’autorizzazione.
Al momento del rilascio dell'autorizzazione la Regione attribuisce alla stazione di monta un codice univoco a livello nazionale.
N.B.
Ai fini del rilascio delle autorizzazioni bisogna compilare il modulo per l’attestazione di assolvimento dell’imposta di bollo (202.32 KB) sul quale deve essere apposto un contrassegno telematico del valore corrente avente data pari o antecedente a quella dell’autorizzazione.
La Regione può revocare l'autorizzazione qualora il gestore della stazione si renda inadempiente agli obblighi previsti dall’art. 6, del decreto ministeriale n°403 del 2000, oppure vengano meno una o più condizioni prescritte per il rilascio dell'autorizzazione medesima.
Quali sono i requisiti del riproduttore maschio adibito alla monta naturale pubblica e privata?
Il riproduttore, per essere adibito alla monta naturale, deve soddisfare le seguenti condizioni:
- essere iscritto nella sezione 'riproduttori maschi' del libro genealogico o del registro anagrafico della razza di appartenenza.
L'iscrizione è attestata dal certificato genealogico o anagrafico, rilasciato dall'associazione allevatori o dall'ente che tiene i suddetti libri o registri;
- essere identificato secondo le normative che regolano l’anagrafe degli equidi;
i cavalli di razza Purosangue Inglese e Trottatore Italiano devono essere iscritti oltre che al libro genealogico anche all’apposito repertorio stalloni tenuto dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali,(Abrogato dal seguente comunicato Ministeriale "abrogazione Repertorio stalloni cavalli trottatori italiani e cavalli puro sangue inglese - modalità operative per l'avvio dei cavalli all'attività riproduttiva")
- essere in possesso delle certificazioni sanitarie,di validità annuale e rilasciate dalla A.U.S.L., che attestino i requisiti stabiliti dal Ministero della Sanità.
Comunicazione annuale elenco stalloni impegati nella stazione di monta
I gestori delle stazioni di monta equina devono comunicare entro il 31 dicembre di ogni anno al Settore Territoriale agricoltura caccia e pesca competente per territorio l’elenco dei riproduttori che intendono utilizzare per la stagione di monta dell’anno successivo.
La comunicazione deve essere:
redatta mediante la compilazione del Modulo 9 Comunicazione annuale elenco stalloni impiegati alla monta naturale (181.09 KB)
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inviata tramite PEC da un indirizzo di posta elettronica certificata,
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oppure a mezzo raccomandata o consegnata a mano presso la sede del Servizio Territoriale agricoltura caccia e pesca competente .
Riproduttori equini di interesse locale
In applicazione a quanto stabilito dall'articolo 7, comma 3 del Decreto Legislativo 11 maggio 2018 n° 52, gli stalloni di interesse locale non iscritti ai libri genealogici ufficialmente istituiti in Italia devono, prima del loro impiego essere approvati dalla Regione.
La richiesta deve essere indirizzata al Settore Territoriale agricoltura caccia e pesca competente mediante la Domanda di approvazione di riproduttori equini per i quali non è istituito, in Italia, il libro genealogico (183.79 KB)
con le seguenti modalità:
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inviata tramite PEC da un indirizzo di posta elettronica certificata; in tal caso alla
domanda dovrà essere apposto il bollo digitale;
- inviata a mezzo raccomandata;
- consegnata a mano presso la sede del Servizio Territoriale.
Per ulteriori informazioni in merito alla autorizzazione della Stazione di monta Pubblica e dell'approvazione degli Equini di interesse locale
Fare riferimento al seguente Elenco dei referenti dei Settori territoriali agricoltura caccia e pesca per la riproduzione animale
La Certificazione degli interventi fecondativi (C.I.F. - C.I.E.)
La certificazione degli interventi fecondativi (C.I.F.) e degli impianti embrionali (C.I.E.) è effettuata secondo quanto previsto dagli artt.33 e 34 del decreto ministeriale n.403 del 2000. I C.I.F. sono predisposti in quattro copie, di cui :
- la prima copia, (di colore bianco), va consegnata al proprietario della fattrice al momento della regolazione dei rapporti economici;
- la seconda copia, (di colore giallo), va inviata all´ufficio provinciale dell'Associazione Regionale allevatori dell' Emilia Romagnain cui ha sede la stazione di fecondazione, a intervalli bimestrali,
- la terza copia, (di colore azzurro), va inviata al Settore Organizzazioni di mercato, qualità e promozione Area settore animale, al termine della stagione riproduttiva;
- la quarta copia, (di colore rosa), va conservata presso l´archivio della stazione di fecondazione;
I dati da riportare nella compilazione sono: il codice attribuito alla stazione di fecondazione, la sigla di identificazione della razza, e tutti i dati identificativi richiesti sia per lo stallone che per la fattrice.
Il citato decreto ministeriale n.403 del 2000 all´art. 34 comma 4 prevede che i diversi moduli e registri relativi alla riproduzione animale debbano essere conservati per i due anni successivi a quello di riferimento. Si precisa che tale obbligo nel caso dei C.I.F. e C.I.E. è inteso a carico degli operatori pratici, dei veterinari e degli allevatori.
La richiesta va trasmessa al Settore Organizzazioni di mercato, qualità e promozione Area settore animale Viale della Fiera 8 40127 Bologna attraverso il seguente modulo:
Richiesta Certificati di intervento fecondativo (C.I.F,) per monta naturale (274.99 KB)
Codici delle razze equine e asinine (da utilizzare nella compilazione dei C.I.F.) (199.37 KB)
e con le seguenti modalità:
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inviata tramite PEC, da un indirizzo di posta elettronica certificata all'indirizzo agrapa@postacert.regione.emilia-romagna.it;
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inviata a mezzo raccomandata all'indirizzo: Settore Organizzazioni di mercato, qualità e promozione Area settore animale Viale della Fiera, 8 - 40127 Bologna;
- consegnata a mano presso la sede del predetto Settore.
Per ulteriori informazioni in merito alla richiesta dei CIF
Irene Battaglia tel. 051 5278155