Rapporto 2003

Copertina Rapporto Agro-Alimentare 2003L´annata 2003 segna un deciso recupero del valore complessivo della produzione agricola commercializzata in Emilia-Romagna rispetto al 2002, pur senza raggiungere il record dell´annata 2001 quando si superarono i 4.000 milioni di euro. Il valore della produzione lorda vendibile agricola (PLV) dell´Emilia-Romagna nel 2003 è stato infatti stimato in 3.948,57 milioni di euro, pari ad un incremento in termini percentuali rispetto all´annata precedente del 7%. A livello nazionale l´incremento di valore della produzione agricola è risultato invece molto modesto, pari a un +0,7% rispetto al 2002. Un risultato positivo, messo a segno nonostante il calo generalizzato dei raccolti causato dalla siccità della scorsa estate e dovuto soprattutto all´aumento dei prezzi all´origine di quasi tutte le colture. E´ quanto emerge dal Rapporto 2003 sul sistema agroalimentare dell´Emilia-Romagna curato da Roberto Fanfani dell´Università di Bologna e Renato Pieri dell´Università Cattolica di Piacenza.

Bene le produzioni vegetali con +6.2% e le produzioni animali con +7,9%
Nonostante il calo generalizzato dei raccolti, dovuto all´andamento meteorologico particolarmente sfavorevole, con un´estate lunga e siccitosa, la PLV complessiva delle produzioni vegetali ha raggiunto i 2.127,63 milioni di euro, con un incremento di quasi 125 milioni di euro (+6,2%), per il generale aumento dei prezzi all´origine di quasi tutte le colture. I più importanti incrementi di prezzo sono stati quelli del mais nel settore cerealicolo, di patate, pomodoro da industria e fragole tra gli ortaggi, mele, pere, pesche e nettarine nella frutta. La PLV degli allevamenti è risultata anch´essa particolarmente positiva (+7,9%) ed ha superato di oltre 130 milioni di euro il valore dell´annata precedente portandosi a quota 1.820,95 milioni di euro. Tale risultato è stato raggiunto, a differenza di quanto avvenuto per il settore vegetale, grazie ad una sostanziale tenuta dei livelli produttivi ed ai consistenti incrementi di prezzo di alcune produzioni importanti della regione quali avicunicoli, latte e uova che assieme concorrono per quasi 2/3 alla definizione del valore complessivo delle produzioni animali in Emilia-Romagna.

Aumentano i ricavi, ma anche i costi intermedi: in flessione il reddito aziendale
Nel corso del 2003, secondo le prime analisi compiute sui risultati economici di un gruppo costante di aziende, si è verificato un apprezzabile miglioramento dei ricavi, che rispetto all´annata precedente hanno fatto registrare un progresso del 5,2%. Tuttavia i risultati per le aziende non possono essere considerati del tutto soddisfacenti. A fronte del miglioramento dei ricavi si è infatti registrato un consistente aumento (+15,4%) dei costi intermedi ( fertilizzanti, diserbanti ecc.) e dunque la redditività è risultata in flessione rispetto all´annata precedente. Il valore aggiunto, infatti, ha subito un peggioramento del 2,3%, mentre il reddito netto aziendale si è ridotto mediamente del 9,1% rispetto al 2002.

Cresce il credito agrario del 7,3%. In calo l´occupazione
Il credito agrario in Emilia-Romagna rappresenta attualmente una valida fonte di finanziamento a favore delle imprese agricole della regione. La sua consistenza raggiunge, a fine settembre 2003, un valore pari a 3.309 milioni di euro e cresce del 7,3% rispetto ai 3.084 milioni di euro registrati 12 mesi prima. Nell´arco degli ultimi 8 anni, questa forma di finanziamento cresce ad un tasso medio annuo del 6,2%. Dei 3.309 milioni di euro erogati per tale credito dagli Istituti bancari emiliani romagnoli a fine settembre 2003, 1.395 milioni di euro rappresentano la consistenza del credito agrario di breve periodo e i rimanenti 1.914 milioni di euro costituiscono il credito agrario a medio-lungo termine.
Il mercato fondiario continua a registrare forti rialzi, dovuti alla crescente domanda degli operatori extra agricoli. Le quotazioni dei terreni sono costantemente aumentate nel corso dell´ultimo decennio, al punto che nel 2004 esse sono mediamente raddoppiate rispetto a quelle osservate nel 1995.
Le alte quotazioni dei terreni e la conseguente scarsa mobilità fondiaria sostengono la domanda degli imprenditori agricoli di terreni in affitto, con canoni collocati su valori sempre elevati.
Per quanto riguarda le dinamiche del lavoro, gli occupati agricoli sono calati del 6% rispetto all´anno precedente, passando da 99 mila a 93 mila unità.
Si tratta di una flessione nettamente più marcata rispetto al resto del paese (-1,9%), che ha interessato nella stessa misura sia il lavoro autonomo che quello dipendente. L´incidenza dell´occupazione agricola sul complesso è passata al 5%, lievemente al di sopra della media nazionale. Continua a crescere, invece, il numero degli immigrati dediti all´attività agricola. Si è interrotto nel corso del 2003 anche il ciclo positivo dell´industria alimentare, senza produrre però risultati negativi sull´occupazione, limitati per ora al calo dei lavoratori stagionali.

Le nuove tendenze dei consumi alimentari
Dall´indagine ISTAT sui consumi delle famiglie per l´anno 2002 emerge per quanto riguarda l´Emilia-Romagna una sostenuta riduzione della spesa totale delle famiglie emiliano-romagnole, che hanno speso 2.454 euro nel 2002 rispetto ai 2.658 euro del 2001. Una simile riduzione della spesa si riscontra per le famiglie del Nord-Est, la cui spesa passa da 2.600 euro del 2001 a 2.414 euro nel 2002. La tendenza nazionale è leggermente differente e denota un incremento della spesa di 16 euro rispetto al 2001. La voce che incide maggiormente nella contrazione della spesa per consumi è quella relativa all´acquisto di beni non alimentari che passa da 2.257 euro nel 2001 a 2.066 euro nel 2002, riducendosi di 191 euro.
Il 2001 era stato caratterizzato dallo shock BSE, con una forte riduzione per la voce relativa alla carne. Nel 2002 la spesa per carne rispetto alla spesa alimentare complessiva raggiunge il 23,5% nominale, rispetto al 22,3% del 2001. Continua ad aumentare la rilevanza della voce pane e cereali, che nel 2002 rappresenta il 18,2% della spesa per generi alimentari rispetto al 17,9% del 2001 in termini nominali.

Documenti

La presentazione del convegno (ppt464.38 KB)

Le specificità provinciali (ppt1.25 MB)

Il Rapporto 2003 in sintesi (pdf69.44 KB)

Il testo completo del Rapporto 2003 (zip2.16 MB)

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ultima modifica 2017-06-22T13:57:00+02:00
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