Monitoraggio aereo dei focolai di flavescenza dorata: presentati i primi risultati del progetto ‘Perbacco’, che utilizza rilievi airborne e big data per sconfiggere la malattia
Si chiamano ‘minicotteri’ e sono vere e proprie sentinelle aeree che sorvolano i vigneti per raccogliere immagini ad altissima risoluzione e scovare le piante colpite dalla Flavescenza dorata, grave patologia della vite che provoca pesantissimi danni alle produzioni. È il progetto Perbacco, promosso dalla Regione e sviluppato dall’Università di Ferrara, che sfrutta le tecnologie di ultima generazione per provare a mettere in sicurezza uno dei settori agricoli più importanti dell’Emilia-Romagna. Grazie ai ‘minicotteri’ e ai loro scatti, infatti, è possibile raccogliere una grande mole di dati che vengono elaborati per riconoscere in tempi brevi le piante colpite dalla malattia e intervenire tempestivamente per l’eradicazione.
Per fare il punto su questa nuova sperimentazione, si è tenuto a Faenza il 18 luglio un appuntamento pubblico a cui hanno partecipato, in presenza e da remoto, agricoltori, cantine, consorzi e centri di assistenza agricola.
Il progetto, proposto dal Dipartimento di Fisica e Scienze della terra dell’Università di Ferrara e finanziato con i fondi della legge sulla ricerca regionale, è al secondo anno e si concluderà a fine 2025. Il finanziamento complessivo è di 180 mila euro e rientra nel programma di ricerca e sviluppo regionale di contrasto alla Flavescenza dorata 2023-2025
“La lotta alle fitopatologie è una delle priorità per la messa in sicurezza delle eccellenze rappresentate dalle nostre coltivazioni e utilizzare la tecnologia rappresenta una risposta efficace e un’arma in più che prima non avevamo- ha commentato l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi -. Le attività di ricerca che abbiamo avviato per contrastare la flavescenza dorata stanno dando risultati promettenti, grazie anche all’ottimo gioco di squadra tra le aziende, le organizzazioni di produttori e le cantine”.
Nei 10 giorni di sperimentazione, il minicottero ha volato per 50 ore sul territorio della Romagna. Lo scorso anno, aveva fatto lo stesso in Emilia, dove il problema flavescenza è più concentrato e i dati raccolti sono serviti per costruire una strategia di contrasto mirata nelle zone più a rischio, oltre a costruire l’algoritmo di analisi impiegato quest’anno durante i voli che hanno permesso di raccogliere informazioni utili al contrasto della patologia.
Informazioni che saranno man mano inserite in una web-app, che contiene già le indicazioni su 500 dei 5mila ettari interessati dal progetto.
Al programma regionale di contrasto alla flavescenza partecipano 29 ispettori fitosanitari della Regione e dei Consorzi e 15 assistenti fitosanitari esterni. L’obiettivo è visitare in tre anni il 10% dei viticoltori della regione, ovvero 1800 vigneti in altrettante aziende. A fine 2023, erano già 1039 quelle ispezionate.
Oltre ai controlli, sono previste anche azioni di formazione e sensibilizzazione affinché l’agricoltore acquisisca consapevolezza riguardo all’importanza fondamentale della rimozione delle piante sintomatiche e del controllo del vettore, come previsto dall’ordinanza di lotta obbligatoria in vigore.
Per approfondire
Prosegue il piano di contrasto a Flavescenza dorata della vite