Introduzione
L’11 novembre si ricorda San Martino, una festa antichissima del mondo rurale: nella tradizione contadina, in questo periodo si festeggia la vinificazione del vino nuovo, si aprono le botti per assaggiare il vino novello, come ricordato nell’omonima poesia di Giosuè Carducci.
Le origini risalirebbero ad una festa celtica che omaggiava la fertilità del periodo autunnale nei campi e nei vitigni. Il culto del santo, militare romano convertito e poi vescovo di Tours in Francia si è innestato su di essa, anche grazie alla celebre leggenda del mantello del povero.
Secondo la leggenda, in una fredda giornata autunnale il soldato Martino incontrò un mendicante malvestito che tremava di freddo: estratta la spada, taglio a metà il suo mantello e ne donò metà al povero. A quel punto, il cielo si schiarì e il freddo cessò: da qui l’espressione “estate di San Martino”, ovvero quel periodo di novembre in cui, dopo i primi freddi autunnali, le temperature tornano temporaneamente miti e il tempo è bello.
In Emilia-Romagna ci sono diverse feste per celebrare il vino novello e persino un Prodotto Agroalimentare Tradizionale dedicato a San Martino, scopriamo questi prodotti e tutti gli appuntamenti.
La pagnotta di San Martino

La pagnotta di San Martino (pagnota ad San Marten) è un Prodotto Agroalimentare Tradizionale (Pat): si tratta di un dolce contadino legato alla stagionalità, perché anticamente i suoi ingredienti erano reperibili solo dopo il raccolto.
È un prodotto lievitato tipico della provincia di Rimini, in particolare Monte Colombo e Montescudo: viene preparata secondo un’antica ricetta (che anticamente era tramandata solo oralmente per mantenerla segreta) con farina, uova, lievito di birra, zucchero, olio di oliva, noci, uva sultanina, noce moscata e sale.
La pagnotta veniva consumata anche nei campi, come cibo ricco e nutriente, per rifocillare i contadini dopo lavori faticosi: si prepara ancora oggi e i suoi segreti sono custoditi dalle adzore locali.
Leggi la scheda completa sulla Pagnotta di San Martino.
Che cos’è il vino novello?
Il vino novello è il primo prodotto che esce dalle cantine: viene commercializzato ogni anno dal 30 ottobre al 31 dicembre dello stesso anno di produzione. Dal punto di vista legale, la designazione “novello” è solo per i vini DOP o IGP che nei disciplinari di produzione prevedono questo tipo di prodotto.
Almeno il 40% delle uve deve essere lavorato con la macerazione carbonica, una tecnica di vinificazione che permette di ottenere dei rossi colorati e fruttati con basso contenuto di tannini. I grappoli interi vengono messi a macerare in atmosfera satura di anidride carbonica: in assenza di ossigeno ha luogo la fermentazione alcolica intracellulare.
I vini novelli sono pronti da bere ma mancano di struttura perché non subiscono invecchiamento: gli abbinamenti ideali sono castagne, salumi freschi, piatti autunnali semplici e formaggi giovani.
November Wine Bacedasco – PC
A Bacedasco Basso, nel comune di Vernasca sui colli piacentini, ogni anno nel mese di novembre si tiene November Wine: le date 2025 sono sabato 8 e domenica 9, poi ancora sabato 15 e domenica 16 novembre.
La rassegna dedicata alla degustazione del vino nuovo prodotto dalle cantine locali, in abbinamento ai piatti della tradizione preparati agli stand gastronomici: anolini, tortelli, e cotechino con purè, polenta e molto altro.
Maggiori informazioni sul sito ufficiale.
Festa de’ Brazadel e del Vino Novello – Castel bolognese (RA)
Sabato 8 e domenica 9 novembre Castel Bolognese celebra il suo prodotto da forno tipico: il Brazadèl d’la Crôs, il tipico pane azzimo prodotto secondo un’antica ricetta.

Il brazadèl viene prima bollito e poi cotto nel forno a legna, caratteristica che lo rende fragrante e duraturo: pare che sia nato come alimento dei contrabbandieri della zona, che non potevano fermarsi a far provviste, e che la forma con due bracci incrociati ne facilita il trasporto e la conservazione.
Durante la sagra, oltre al brazadèl sarà protegonista il vino novello delle aziende vinicole locali: lo stand gastronomico, inoltre, proporrà a pranzo e cena piatti tipici autunnali e tradizionali come stufato di fagioli e salsiccia, polenta, friggione romagnolo e caldarroste.
Dettagli e programma completo sul sito IF ImolaFaenza.
Festa di San Martino – Conselice (RA)
A Conselice, nella bassa ravennate, il patrono San Martino verrà celebrato con vari eventi da sabato 7 a martedì 11 novembre 2025.
Sabato 7 sarà il momento della castagnata mentre domenica 8 ci sarà la premiazione del concorso di poesia in dialetto romagnolo (Memorial Edoardo Spada) aperto agli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado.
Martedì 11 novembre, infine, apriranno gli stand gastronomici per gustare le specialità locali autunnali: mistuchine, raviole, castagnaccio e caldarroste.
Tutte le informazioni sulla pagina dedicata.
Fiera di San Martino – Santarcangelo (RN)
La Fiera di San Martino a Santarcangelo si terrà da sabato 8 a martedì 11 novembre.

È conosciuta scherzosamente come “fiera dei becchi”: le corna appese sotto l'Arco della centralissima piazza Ganganelli dovrebbero oscillare al passaggio delle persone tradite.
A parte le tradizioni scherzose, la città è animata da bancarelle e stand con specialità enogastronomiche romagnole (in Casa Romagna) e di altre regioni italiane (nella Casa dell’Autunno). Sono molto caratteristici anche il Palio della piadina (una competizione fra improvvisati “piadinari” non professionisti) e la sagra nazionale dei cantastorie.
Il programma completo (anche scaricabile) è disponibile sul sito Santarcangelofiere.

Ultimo aggiornamento: 04-11-2025, 12:46

