Introduzione
La coltivazione delle ciliegie, nella Food Valley, è indissolubilmente legata al territorio di Vignola e delle Terre dei Castelli di cui fa parte e ne influenza il paesaggio e il calendario degli eventi.
La manifestazione più attesa dell’anno è “Vignola, è tempo di ciliegie”, da venerdì 31 maggio a lunedì 2 giugno e poi ancora sabato 7 e domenica 8 giugno 2025.
Il territorio e le origini della coltivazione
Nella fascia pedemontana tra l’Appennino modenese e la pianura, il terreno è in larga parte argilloso e questa caratteristica insieme ai sedimenti del Panaro ha reso la zona ideale per la coltivazione del ciliegio, che abbonda nelle vicinanze del fiume nei comuni di Marano, Vignola, Savignano e Spilamberto.
Anticamente erano altre le produzioni privilegiate nella zona (vigneti e mele), ma la ciliegia era una primizia gradita che tutti potevano gustare, dato che la raccolta a fine primavera non la metteva in competizione con altri frutti.
Dal XIX secolo le ciliegie di Vignola furono sempre più famose e richieste, grazie al commercio in crescita e alle infrastrutture ferroviarie per trasportarle, con una filiera sempre più strutturata di agricoltori e operai specializzati. Le piante allora potevano superare i 15 mt d’altezza e la raccolta con altissime scale in legno era un lavoro rischioso, come dimostrato dagli ex voto nel Santuario della Madonna della Pieve di Vignola, con i ringraziamenti per i miracolosi salvataggi da rovinose cadute.
Cultivar, prodotto fresco e trasformato
Le ciliegie di Vignola, che hanno ottenuto il riconoscimento Igp nel 2012, sono rappresentate da diverse cultivar dalle diverse caratteristiche organolettiche e gusto.
La varietà più tipica è certamente la famosa Mora di Vignola (o moretta), dal colore particolarmente scuro, dolcissima e succosa, che è anche un presidio Slowfood. Tradizionali sono anche Durone Nero e Anellone, mentre oggi sono molto diffuse anche varietà come i duroni Ferrovia, Bigarreau e il più recente Giorgia.
Uno dei pochi difetti delle ciliegie è la loro stagionalità, che le rende disponibili poche settimane all’anno: le alternative per gustarle tutto l’anno sono i prodotti trasformati come le confetture e le ciliegie sotto spirito, ideali per guarnire gelati e dessert.
La Festa dei ciliegi in fiore
A inizio primavera, un momento molto suggestivo nella terra dei Castelli è la fioritura dei ciliegi (tra fine marzo e inizio aprile) che “imbianca” tutta la valle del Panaro.
La Festa dei Ciliegi in Fiore celebra proprio questo spettacolo e permette di camminare in mezzo ai frutteti in fiore, ammirare la sfilata dei carri fioriti, acquistare prodotti del territorio nei mercatini e assaggiare preparazioni con le ciliegie trasformate, in attesa dei nuovi frutti.
Vignola, è tempo di ciliegie
Il rosso è il filo conduttore della festa organizzata ogni anno durante la raccolta delle ciliegie di Vignola Igp: l’appuntamento per tutti è a Vignola il 31 maggio, 1-2 e 7-8 giugno.
In viale Mazzini e lungo la via delle Ciliegie saranno presenti gli stand dei produttori agricoli locali con vendita diretta di ciliegie, ma il programma è fitto di mostre sulle antiche tradizioni, incontri sulle nuove tecnologie in agricoltura, spettacoli, attività per bambini, mercato con prodotti Dop e Igp e una gara di torte alla ciliegia fatte in casa.
Non mancheranno show cooking e degustazioni: gli stand eno-gastronomici allestiti in centro prepareranno specialità tipiche modenesi (crescentine e borlenghi per citarne solo due) e sarà presente anche la condotta Slowfood locale.
Una proposta curiosa e interessante per sabato 7 e domenica 8 è “Sapori in cammino”, una passeggiata con degustazioni e piatti a tema ciliegia preparate da 11 locali del centro: dai classici dolci alle riduzioni di ciliegia ed aceto balsamico ma anche abbinamenti più insoliti nei primi e nei secondi.
Ultimo aggiornamento: 23-05-2025, 10:37