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Vigneti a Ziano Piacentino, ph. F. Dell'Aquila

Introduzione

Conoscere l’Emilia con tutti i sensi: assaporando il cibo, annusando il vino, ascoltando il suono dei torrenti e del vento, toccando i prodotti del lavoro manuale e ammirando la meraviglia della natura e dell’arte.

La guida “I 5 sensi di Emilia”, presentata a Vinitaly 2025 e scaricabile gratuitamente anche in versione digitale, è nata proprio per condurre lettrici e lettori lungo le Strade dei Vini e dei Sapori emiliane in angoli insoliti storici, culturali e di grande valore enogastronomico e paesaggistico.

I sette colli di Bacco a Ziano Piacentino

Il territorio di Ziano Piacentino è caratterizzato da un continuo saliscendi, i sette colli di Ziano, e da crinali puntellati di castelli, chiese e vigne ben pettinate: è di gran lunga il comune più vitato della provincia, e tra i più vitati di tutta l'Emilia- Romagna.
Qui sono presenti i 4 vitigni principe della viticoltura piacentina: Barbera, Croatina (localmente denominata Bonarda), Malvasia di Candia Aromatica e Ortrugo. Numerose sono le aziende dove è possibile degustare un buon Gutturnio o una Malvasia, seduti in terrazze con affaccio mozzafiato sui dolci declivi.

Grappolo di uva Malvasia di Candia aromatica, ph. F. Dell'Aquila

  • Ziano Piacentino
    Di origine medievale, è citato in un documento dell’XI secolo come Castrum de Zilianum, così come la Cappella di San Paolo. Ziano ospita l’Enoteca dei Sette Colli dove poter degustare i vini dei produttori locali; nel punto più alto sorge la Chiesa, modificata più volte nel corso dei secoli, oggi deve il suo aspetto agli interventi otto-novecenteschi. Nelle vicinanze si possono ammirare i resti dell’antico castello di cui rimangono una torre e un doppio loggiato.
  • Vicobarone
    Citato già nel IX secolo fra i possedimenti del monastero di Bobbio, nella Chiesa di San Colombano sono conservate 2 pregevoli tele di B. Pollinari e F. Scaramuzza; a fianco si trova il grazioso oratorio barocco di San Rocco, 1625, voluto da Erasmo II Malvicini Fontana che lo dotò anche di un ricco beneficio: le doti di San Rocco. Le doti erano destinate ogni anno a circa 20 fanciulle povere (ma di specchiata virtù) e rimasero attive fino a inizio ‘900.
  • Anello di San Lupo
    Si percorre in auto o in bici con partenza da Seminò per toccare Vicomarino, Albareto e ritorno per Seminò; sosta al Sacello di San Lupo (Località Pollo) per panoramica mozzafiato dai vigneti della Val Tidone fino alle Alpi lombarde.
  • Montalbo
    All’ingresso della frazione di Montalbo, vi è un punto panoramico per ammirare i vigneti che fanno dacontorno alla Chiesa di San Cristoforo, dal caratteristico “cupolone” di rame che spicca cromaticamente sull’edificio in mattoni.
  • Corano
    Grazioso piccolo borgo medievale dalla tipica planimetria a cerchi concentrici, con al centro la Chiesa di Sant’Antonino (XIV secolo); la località individuabile da lontano anche per il caratteristico castello/torrione che spunta fra i vigneti circostanti.

  • Sentiero del Tidone.
    Costeggia il torrente Tidone e percorrendolo si può ammirare la bellezza paesaggistica di questa valle. Seguendo la via dell’acqua si può arrivare fino al borgo Mulino del Lentino nel Comune di Nibbiano, dove è presente un piccolo museo dedicato all’arte molitoria.

Questo itinerario, come gli altri 7 della guida, è disponibile anche online: oltre alle mappe delle 2 tappe, si possono visualizzare i suggerimenti enogastronomici e luoghi di interesse (cantine, enoteche, musei del cibo e del vino, produttori agroalimentari, castelli e borghi, ristoranti, B&B, alberghi e agriturismi) per un piacevole soggiorno enogastronomico in Emilia.

Le Strade dei Vini e dei Sapori emiliane

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Ultimo aggiornamento: 30-05-2025, 10:32