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Fiume Nure, ph.

Introduzione

Prosegue l’esplorazione dell’Emilia percorrendo le Strade dei Vini e dei Sapori di Piacenza e Parma, un viaggio in cui vengono sollecitati tutti i sensi: vista, tatto, udito, olfatto e gusto.

Dopo il percorso in Val Tidone, il secondo itinerario proposto e tratto dalla guida “I 5 sensi di Emilia” (presentata a Vinitaly 2025 e scaricabile gratuitamente anche in versione digitale) si sposta nella Val di Nure con i suoi castelli e i suoi vigneti, in cui tra le tante attrazioni naturali e artistiche spiccano anche le cantine di altissimo livello.

Profumi del vino e magia dei borghi

Il Fiume Nure attraversa il piacentino e nel suo percorso dalle cime appenniniche al Po incontra borghi, ville e castelli, boschi, grandi appezzamenti coltivati, colline ammantate di vigneti, che danno alla sua valle un aspetto vario e vivace da scoprire senza fretta, ammirando i paesaggi, gustando i sapori e lasciandosi inebriare dai profumi che variano di stagione in stagione.

  • Podenzano
    Ancora oggi capitale della fiorente industria del pomodoro piacentino, Podenzano è un moderno paese di pianura dalle origini molto antiche.  Il Castello fondato dai Malaspina fu coinvolto nel XII e XIII secolo nelle lotte fra guelfi e ghibellini a Piacenza. Diversi percorsi cicloturistici conducono all’alveo del Nure, ricco di biodiversità e avifauna.
    Podenzano ha un’antica tradizione di artigiani del ferro battuto e diverse realtà produttive lavorano il metallo per realizzare sia manufatti tradizionali che oggetti moderni.

  • Grazzano Visconti
    L’architettura di questo piccolo borgo in stile neomedievale venne rivoluzionata all’inizio del Novecento, su iniziativa di Giuseppe Visconti di Modrone, che oltre a finanziare le opere, intervenne personalmente nei lavori. Lo sguardo si perde tra le casette e i negozietti color cotto affrescati, fontane e statue: in mezzo al verde degli alberi secolari si erge il castello (oggi dimora privata) costruito nel 1395 e restaurato sempre da Visconti.
    Grazzano è collegata da percorsi ciclopedonali a Vigolzone e oltre, lungo l’antica Via dei Mulini oppure piegando verso la Val Trebbia.
  • Vigolzone
    Ridente località ai piedi delle colline, in equilibrio fra modernità e tradizione: oltre all’antico Castello Anguissola (visibile solo dall’esterno), il paese ospita un museo dedicato alla forte tradizione vitivinicola.
    Il Museo della Vite e del Vino “Fernando Pizzamiglio” fa parte della rete regionale dei musei del mondo rurale e raccoglie oltre 400 reperti legati alla viticoltura e alla vinificazione: non solo attrezzi ma anche documenti, immagini e una ricca biblioteca tematica con oltre 1100 fra volumi, manoscritti, guide e mappe.
  • Villò e Albarola
    Da Vigolzone, su ciclopedonali che costeggiano i vigneti, si raggiungono queste località di origine antica e ora note per la produzione vinicola. Sono numerose le cantine produttrici dei vini Doc dei Colli Piacentini, con alcune eccellenze di nicchia come il Vin Santo di Albarola, di cui si producono solo 800 bottiglie all’anno.

Specialità gastronomiche

Per accompagnare gli ottimi vini dei Colli Piacentini Doc, una scelta perfetta sono i salumi: in primo luogo i tre Salumi Piacentini Dop (coppa, salame e pancetta), ma anche prodotti di nicchia meno conosciuti, anch’essi di origine antica.

Come ad esempio la mariola, un Prodotto Agroalimentare Tradizionale della media e alta Val di Nure la cui produzione è documentata fin dal Quattrocento.

Questo prodotto è anche un presidio Slowfood: si tratta di salame di grossa pezzatura dall’impasto fine, agliato e aromatizzato al vino bianco, che viene preparato con le parti nobili del maiale e si insacca nell’intestino cieco. Lo spessore dell’involucro rende possibile una lunga stagionatura (da 6 a 12 mesi), che conferisce alla mariola un gusto marcato e deciso e profumi concentrati e saturi.

Ultimo aggiornamento: 17-06-2025, 10:18

ph. Regione ER, Appennino Emilia, IAT Valnure, Az. Agricola La Tosa