Sostenibilità, un concetto chiave per le produzioni Dop e Igp
Si è svolto venerdì mattina, 27 ottobre, in Camera di Commercio a Modena un convegno dal titolo: “Dop e Igp: un modello sociale sostenibile da tutelare”, organizzato dalla società consortile Piacere Modena e patrocinato da Ministero dell’Agricoltura, sovranità alimentare e delle foreste, dalla Regione Emilia-Romagna, il Comune e la Provincia di Modena, la Camera di commercio di Modena e l’Università di Modena e Reggio Emilia.
Ai lavori è intervenuto, tramite un videomessaggio, il sottosegretario all’Agricoltura Giacomo La Pietra. Moderatore dell’incontro è stato Federico Desimoni, Direttore del Consorzio Aceto Balsamico di Modena.
Alessio Mammi, Assessore all’Agricoltura, agroalimentare, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna, è entrato subito nel vivo del tema discusso nel convegno, portando l’attenzione dei presenti sulla centralità del sistema produttivo agroalimentare dell’Emilia-Romagna nell’intera economia nazionale del settore. "Tra i prodotti Dop e Igp la regione produce 3,6 miliardi di euro su 7 miliardi a livello nazionale. Il comparto agroalimentare regionale è un elemento trainante dell’intera economia nazionale e poggia su un principio cardine, quello della sostenibilità, declinata nei suoi tre aspetti più qualificanti: ambientale, economica e sociale. L’agricoltura è un ambito che conosce statistiche incoraggianti, sia nel campo del rispetto per l’ambiente, sia per il numero degli occupati nel settore, sia per il rapporto qualità-prezzo dei prodotti trasformati in seguito a una filiera certificata". Infine, Mammi ha concluso il suo intervento, dicendo che "la Dop economy rappresenta un valore aggiunto per l’intera economia, per il territorio e per l’occupazione, dunque, bisogna perseguire la politica delle tre “P”: produrre, proteggere e promuovere i prodotti a indicazione geografica".
L'europarlamentare Paolo De Castro, ha ripercorso tutti i passaggi del lungo percorso, concluso con un grande successo in sede europea: l'accordo sulla Riforma del Sistema delle Indicazioni Geografiche, per il quale si è speso in prima persona, essendo il relatore dell’Europarlamento per il nuovo regolamento Ue sui prodotti Dop e Igp. De Castro ha affermato che "dal 2024 gli agricoltori e produttori italiani potranno contare su un nuovo Testo Unico europeo sulle produzioni di qualità, con misure ambiziose, nel solo interesse delle nostre filiere produttive di eccellenza. Il nuovo regolamento farà evolvere un sistema capace di generare valore senza la necessità di investire alcun fondo pubblico. Si rafforza il ruolo dei Consorzi, la protezione di Dop e Igp e la trasparenza nei confronti dei consumatori. Sarà introdotto l’obbligo di indicare sull’etichetta di qualsiasi Dop e Igp il nome del produttore, scongiurando fenomeni di indebito sfruttamento della reputazione delle nostre indicazioni geografiche. Saranno previste anche delle misure tese a proteggere i prodotti di IG, tipo il geoblocking immediato di tutti i contenuti illeciti che circolano in rete; i Consorzi potranno agire legalmente per la tutela dei propri prodotti e in taluni casi vi potrà essere anche l’azione d’ufficio da parte delle autorità preposte. La garanzia di legalità e di tutela dei prodotti certificati, dunque, risponde alla logica di un modello sostenibile".
A tale proposito, Luigi Foffani, docente di diritto penale all’Università di Modena e Reggio Emilia, nel suo contributo ha sottolineato come la legislazione italiana in materia di tutela di produzione agroalimentare debba ricorrere a una maggiore aderenza ai principi europei.
L’Assessore ai Lavori Pubblici, Manutenzione e decoro della Città, Centro storico, Politiche per il lavoro e la legalità del Comune di Modena, Andrea Bosi, si è soffermato su qualità, competitività e legalità, sottolineando come questi tre elementi abbiano reso grande il nostro Territorio.