Introduzione
“Si chiamano passatelli perché prendono la forma loro speciale passando a forza dai buchi di un ferro fatto appositamente, poche essendo le famiglie in Romagna che non l’abbiano…”
Così si legge nella ricetta n.20 (minestra di passatelli) de La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene del padre della cucina italiana Pellegrino Artusi, descrivendo iuno dei piatti romagnoli più celebri che sono anche inclusi nel registro dei Pat (Prodotti Agroalimentari Tradizionali): i passatelli.
Pochi e semplici gli ingredienti: pane raffermo grattugiato, parmigiano reggiano Dop, uova e come spezie noce moscata e scorza di limone. Considerati un piatto pregiato poiché fatti con pane bianco, i passatelli in brodo erano la minestra delle feste e delle grandi occasioni (tranne il Natale in cui erano sostituiti dai cappelletti in brodo). Pangrattato e parmigiano dovrebbero essere in egual misura ma nelle case dei ricchi prevaleva il parmigiano, mentre in quelle dei poveri prevaleva il pane.
Come si preparano
Gli ingredienti vanno amalgamati con cura fino a ottenere un impasto compatto, giallognolo e dall’aspetto rugoso. La caratteristica forma cilindrica, con diametro di circa 4-5 mm e lunghezza di 8-10 cm, viene ottenuta passando l’impasto attraverso il tradizionale ferro concavo con i manici (e fer, oggi spesso sostituito con lo schiacciapatate): il ferro si posiziona sull'impasto e viene premuto con forza su di esso per modellare i passatelli, che sono poi pronti da cuocere.
La Sagra del Passatello di Savio
Nonostante la minestra di passatelli in brodo sia associata all’inverno come rimedio contro il freddo, anche le versioni asciutte sono diventate molto popolari. A tal punto che all’inizio dell’autunno, a Savio in provincia di Ravenna viene dedicata una vera e propria sagra al passatello.
Da sabato 12 a domenica 20 ottobre 2024, infatti, tutte le sere a partire dalle 19 al Palasavio la Pro Loco grazie all’aiuto delle abili azdore locali, servirà i passatelli sia in brodo che asciutti, conditi con carne, pesce o verdura.
Nel menù anche dolci artigianali, contorni e secondi piatti tutti all'insegna della tradizione romagnola.
Maggiori informazioni e aggiornamenti sulla pagina ufficiale della Sagra del Passatello.
Con le mani in pasta nella cucina romagnola
E per chi volesse apprendere i segreti delle azdore, nell’autunno 2024 e per tutto il 2025 saranno organizzati corsi accelerati di cucina romagnola. Durante un pomeriggio, i partecipanti saranno guidati nella preparazione di cappelletti e passatelli da sfogline di lunga esperienza e tradizione.
Il minicorso di terrà presso un noto pastificio del centro storico di Cesena; al termine sono previste una merenda e la degustazione dei prodotti preparati insieme.
Maggiori informazioni sulle prossime date del corso e prenotazioni sul sito I percorsi del Savio.
Ultimo aggiornamento: 19-11-2024, 11:07