Olio extravergine di oliva Brisighella Dop
La produzione massima per ettaro non può superare i 5.000 chilogrammi. La resa massima di olive in olio è del 18%. Per l’estrazione dell’olio sono ammessi solo processi meccanici e fisici atti a produrre un olio che presenti il più fedelmente possibile le caratteristiche peculiari originarie del frutto.
Le principali caratteristiche al consumo dell’olio Dop Brisighella sono le seguenti:
- colore: verde smeraldo con riflessi dorati;
- odore: fruttato di oliva da medio ad intenso (mediana >3) che si integra con la sensazione di carciofo e note di erba e pomodoro;
- sapore: fruttato di oliva da medio ad intenso (mediana >3) che si integra con sensazioni medio-intense (mediana >3) sia di amaro che di piccante;
- acidità massima: totale espressa in Acido oleico, in peso, minore o eguale a 0,3g/100g di olio;
- N° di Perossidi: <= 13 mEq O2 /kg
- K232: <= 2,0;
- K270: <= 0,20;
- Acido Linoleico: <= 8 %;
- Acido Oleico: >= 74 %;
- limite minimo contenuto in polifenoli: ≥ 200 ppm (mg tirosolo kg-1 olio) con determinazione analitica in accordo con il metodo ufficiale “Determinazioni dei biofenoli nell’olio di oliva mediante HPLC” recepito dal Consiglio Oleicolo Internazionale (COI/T. 20/Doc. n. 29).
Zona geografica di produzione
Territorio amministrativo dei comuni di Brisighella, Faenza, Riolo Terme, Casola Valsenio, Modigliana.
Storia
L’ulivo è una pianta caratteristica della vegetazione a macchia mediterranea delle colline romagnole, fin dalla preistoria. Ancora oggi il paesaggio collinare è caratterizzato dalla presenza di ulivi che si mescolano con viti. Nell’Alto Medioevo, gli archivi locali segnalano olivi sparsi e veri e propri oliveti sulle colline riminesi. A seguito però d’eventi climatici sfavorevoli, la coltura dell’ulivo agli inizi dell’ottocento andava scomparendo; ci volle quasi un secolo perché l’olivicoltura riminese riprendesse quota, fino ad arrivare ai successi e riconoscimenti attuali a livello comunitario. Ma ancora oggi l’allevamento rispetta l’utilizzo delle tradizionali varietà locali, come il Correggiolo più resistente al freddo e in grado di produrre oli di ottima qualità.
La produzione dell’olio di oliva nel territorio di Brisighella ha origini antichissime, confermate dal ritrovamento di un piccolo frantoio a uso familiare risalente all'epoca romana. Testimonianze scritte sull'attività oleicola nella zona di produzione si trovano a partire da documenti e atti notarili del XV - XVI secolo, per arrivare fino a testi del secolo scorso. Il passaggio da una produzione destinata principalmente all'autoconsumo alla commercializzazione è invece storia recente, iniziata con la fondazione del frantoio sociale della Cooperativa Agricola Brisighellese nel 1970.
Uso in cucina
Olio molto pregiato, il suo uso è spesso riservato al condimento di pietanze ricercate. Le sue caratteristiche sono esclusive e riconoscibili, l’aroma è intenso e delicato con note che ricordano il carciofino verde e l’erba appena tagliata. Fluido al palato, le note dolci, amare e piccanti sono presenti in misura equilibrata e armonica. Tra gli abbinamenti gastronomici, eccelle su pesce, carne e selvaggina.
Una ricetta: garganelli alle vongole con scalogno di Romagna Igp, olio extravergine di oliva Brisighella Dop, piccolo sformatino di erbe aromatiche e filetti di triglia al sale dolce di Cervia
Ingredienti per 6 persone
500 g di garganelli, 900 g di vongole dell’Adriatico, 200 g di zucchine , 300 g di scalogno di Romagna Igp, 12 piccoli filetti di triglia nostrana, olio extravergine di oliva Brisighella Dop, sale dolce di Cervia, 1 spicchio di aglio, 10 g di maizena, prezzemolo tritato, vino bianco, pepe nero
Per lo sformatino: 1/2 litro di latte, 100 g di farina, 100 g di burro, 1 mazzetto di erbe aromatiche (timo, maggiorana e basilico), 6 filetti di triglia nostrana, sale dolce di Cervia
Con l’olio Brisighella rosolare l’aglio in camicia e aggiungere le vongole ben lavate, il prezzemolo e un goccio di vino bianco, cuocere alcuni minuti fino ad apertura delle vongole, salare e pepare. Sgusciare le vongole e mantenere l’acqua di cottura.
Tagliare a rondelle sottili lo Scalogno di Romagna, infarinare e friggere in olio di Brisighella. Tagliare le zucchine solo nella parte verde a mezza luna e rosolare con poco olio, aggiungere le vongole, l’acqua di cottura e legare la salsa con pizzico di maizena. Rosolare i filetti di triglia con il sale dolce di Cervia. Cuocere i garganelli in abbondante acqua bollente salata, colarli e condirli con la salsa di vongole e zucchine.
Per lo sformatino: preparare una besciamella consistente con il latte, il burro e la farina. Rosolare con l’olio di Brisighella a fuoco vivace 6 filetti di triglia, salare e pepare. Tritare le erbette aromatiche. Unire tutti gli elementi e regolare di sale e pepe. Ungere gli stampini e riempire con il composto. Mettere in forno a 160° gradi per 20 minuti.
Comporre il piatto mettendo al centro i garganelli con sopra lo scalogno fritto, a lato lo sformatino e i filetti di triglia. Guarnire il piatto con alcune foglioline di erbette aromatiche. Un filo di olio extravergine di Brisighella a crudo completerà il piatto.
Vino consigliato: Albana di Romagna Docg
Curiosità
La varietà d’ulivo che per le sue eccellenti qualità ha portato fama all’olio Brisighella Dop è quella “Nostrana di Brisighella”, presente in misura mai inferiore al 90%. La raccolta avviene ancora oggi a mano, su terreni anche in forte pendenza. Viene sempre spremuto entro 2 giorni dalla raccolta, uno dei segreti che rende quest’olio tanto speciale.