Pampapato o Pampepato di Ferrara Igp
La nuova Igp è un prodotto da forno di forma circolare, detta a calotta, con base piatta e superficie convessa ricoperto con cioccolato fondente extra.
Area di produzione
La zona di produzione è l’intero territorio della Provincia di Ferrara, in Emilia-Romagna.
Modalità produttive
Dolce di colore marrone scuro, brillante, per la presenza di una copertura di cioccolato fondente. L’impasto è marrone, compatto con presenza di frutta secca e canditi ben distribuiti. Piacevole al gusto il contrasto tra la croccantezza della copertura e della frutta secca e la morbidezza dell’impasto. Il profumo e il sapore sono dominati dal cioccolato, al quale si sovrappongono note di spezie, in particolare di noce moscata e cannella, di canditi e di mandorla tostata. È uno dei pochi dolci senza grassi: niente latte, burro, olio o strutto. Il peso è fra 10 g e 3 kg.
Per l’impasto occorre: farina di grano tenero tipo «0», scorze candite di arancia, limone e cedro, mandorle tostate dolci con buccia, zucchero semolato, cacao amaro in polvere, noce moscata e cannella, agenti lievitanti e acqua. Per la copertura viene utilizzato cioccolato fondente extra. Il prodotto non contiene né coloranti né conservanti. La presenza delle spezie e la copertura di cioccolato extra fondente caratterizzano il gusto e il profumo di questo dolce che si distingue dagli altri pani speziati per ricchezza d'ingredienti e sontuosità di sapori.
Storia
Nasce dalla tradizione medioevale e rinascimentale di preparare, per il giorno di Natale, dei pani dolci arricchiti o pani speziati, con pochi grassi, per permetterne il consumo anche nei giorni di magro. L’origine del Pampapato di Ferrara IGP risale al XVI secolo ed è legata al convento delle monache di clausura del Corpus Domini di Ferrara. Le Suore preparavano un pane speziato da offrire in dono agli alti prelati durante le festività natalizie. Alla Corte degli Estensi, al termine dei sontuosi banchetti nobiliari, era tradizione servire dolci simili a pani a base di spezie. Il Pampapato di Ferrara acquisì nel tempo prestigio tanto da essere ritenuto un dolce degno di un papa, e degli alti prelati, per questo fu modellato a forma di copricapo cardinalizio. Da quest’usanza e dalla presenza di spezie sembra aver origine anche l’etimologia del dolce e la coesistenza delle due denominazioni Pampapato di Ferrara e Pampepato di Ferrara. Solo nel 1902 un pasticcere ferrarese, pensò di ricoprire il pane speziato con il cioccolato, ingrediente ancora sconosciuto nel 1500. Fu un grande successo, e presto il Pampapato divenne il dolce simbolo di Ferrara.
Link utili
Pampepato o Pampapato di Ferrara IGP — Ferrara Terra e Acqua
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