Scalogno di Romagna Igp
Prodotto secondo i disciplinari di produzione Integrata, non può essere coltivato in successione a se stesso o ad altre liliacee, né a solanacee, barbabietole e cavoli. Devono trascorre almeno 5 anni per il ritorno dello scalogno sullo stesso appezzamento. I terreni idonei per la coltivazione dello scalogno di Romagna sono di natura collinare, tessitura media tendente all’argilloso, asciutti, ben dotati di potassio e sostanza organica, ben esposti e soprattutto ben drenati. All’atto dell’immissione al consumo, lo scalogno può essere confezionato nei seguenti modi: prodotto fresco in mazzetti legati di circa 500 grammi; prodotto secco in mazzetti, in trecce o in reti da 100 grammi.
Zona geografica di produzione
Lo scalogno di Romagna Igp si coltiva nei seguenti comuni dell'Emilia-Romagna: Brisighella, Casola Valsenio, Castelbolognese, Faenza, Riolo Terme, Solarolo in provincia di Ravenna; Modigliana e Tredozio in provincia di Forlì; Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel del Rio, Castelguelfo, Dozza, Fontanelice, Imola e Mordano in provincia di Bologna.
Storia
Lo scalogno vanta una storia millenaria, difatti la sua coltivazione è nota da almeno 3000 anni ed era già in uso presso i popoli romani. Secondo alcuni studiosi sarebbe stato portato in Europa dai popoli che migrarono dal Medio Oriente, tra cui le popolazioni celtiche. Infatti il termine allium è una parola celtica che significa bruciante.
Uso in cucina
A metà strada tra aglio e cipolla, trova largo utilizzo in cucina. Il suo sapore deciso ma piuttosto dolce ne fa l’ideale ingrediente di salse, sughi, condimento per paste asciutte, verdure e arrosti.
Una ricetta: tagliolini verdi al ragù di scalogno di Romagna Igp
Ingredienti per 6 persone
400 g di tagliolini verdi, 6 scalogni di Romagna Igp, olio extravergine di oliva, 500 g di pomodoro fresco, 60 g di Parmigiano-Reggiano Dop grattugiato, sale e pepe bianco
Tagliare a fette sottili lo scalogno di Romagna. In una padella fare imbiondire lo scalogno con l'olio extravergine di oliva. Aggiungere il pomodoro fresco tagliato a cubetti, il sale e il pepe bianco. Far cuocere a fuoco vivo per 5 minuti. Dopo aver portato a ebollizione molta acqua in una pentola, mettervi a cuocere i tagliolini. Scolarli quando la cottura è al dente e passarli nella padella col ragù di scalogno di Romagna Igp. Far insaporire per circa 1 o 2 minuti girando i tagliolini delicatamente perché non si spezzino. Servire ben caldo e con abbondante Parmigiano-Reggiano grattugiato.
Vino in abbinamento: Colli d’Imola Doc Trebbiamo.
Curiosità
Le foglie dello scalogno, raccolte ancora verdi e tagliate finemente, possono essere utilizzate per arricchire insalate miste.