Dop, Igp e produzioni di qualità

Un territorio unico per la Patata di Bologna Dop

Un prodotto che deve le sue qualità distintive alla composizione del suolo di coltivazione, particolarmente ricco di potassio, fosforo e azoto, e al clima piovoso dell’area di produzione

Devi accettare i cookie di youtube per vedere questo contenuto.

Per favore abilitali oppure gestisci le tue preferenze

Il nome della Patata di Bologna Dop ne caratterizza inequivocabilmente un territorio. È coltivata infatti in tutta la provincia di Bologna nelle zone pedecollinari e di pianura comprese trai fiumi Sillaro e Reno, oltre che in alcune zone di montagna fino ad altitudini di 700-800 m s.l.m. negli altipiani di Castel d'Aiano, Vergato e Tolè. Le aziende agricole produttrici aderenti al Consorzio di tutela sono oggi 89 su 420 ettari e la produzione annuale è di circa 11.200 tonnellate.  

La Patata di Bologna Dop deve le sue qualità distintive alla composizione del suolo di coltivazione, particolarmente ricco di potassio, fosforo e azoto, e al clima piovoso dell’area di produzione che facilita le fasi di primo accrescimento vegetativo e di inizio della tuberificazione.   

Il Disciplinare di produzione della Patata di Bologna Dop, che si riferisce al tubero a pasta gialla appartenente alla varietà di patata da seme denominata Primura, definisce anche le regole per la coltivazione sostenibile: rotazione, lotta integrata a patogeni e parassiti, concimazione organica, risparmio idrico. Il calibro dei tuberi, dalla buccia liscia, è omogeneo compreso tra 40 e 75 mm. Il prodotto ha una buona conservabilità e un gusto tipico.  

Clicca qui per saperne di più

Azioni sul documento

ultima modifica 2022-05-17T12:29:11+01:00
Questa pagina ti è stata utile?

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?