Dop, Igp e produzioni di qualità

Bizulà

Rimini

Foto Fabrizio Dell'Aquila

Descrizione sintetica del prodotto

E' il risultato di un composto ottenuto da farina, lievito di birra, acqua e sale.

Territorio interessato alla produzione

Comune di Cattolica (Rimini).

Come si fa

Si impasta la farina con: lievito sciolto in un po’ di acqua tiepida, olio e sale, fino ad ottenere un impasto morbido e liscio. Si forgiano degli anelli del diametro di un braccio d'uomo e si lascia lievitare. A lievitazione ultimata, la cottura avviene nel forno a vapore (oggi nel forno elettrico).I bizulà oggi vengono consumati come pane normale; è rimasto un solo forno che ancora li produce a Cattolica.

 Un po' di storia

Il bizulà è il termine che nel vernacolo locale indica il pane dei marinai, o meglio il biscotto, "buccellato, bossolato, bossolao" da bozolatus (XIII secolo) per le marinerie veneziana e lagunari. Il pescatore si imbarcava portando con sé solo del vino, dell’olio d’oliva e l’immancabile filo di bizulà a tracolla, il cosiddetto biscotto dei marinai, un pane speciale che si manteneva più a lungo e che veniva consumato dopo essere stato posto a bagno in acqua o nel vino perché si ammorbidisse. Il necessario al suo sostentamento durante l’intera campagna di pesca, che poteva durare anche alcune settimane, lo avrebbe dato il mare.)

Istruzioni per l'uso

Oggi è possibile trovarlo in un solo forno di Cattolica.

Referenze bibliografiche

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ultima modifica 2020-11-20T09:28:22+01:00
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