Cappelletti all'uso di Romagna, caplet.
Descrizione sintetica del prodotto
Pasta ripiena fatta di una sfoglia piuttosto tenera, di farina con sole uova, servendosi anche di qualche chiara rimasta e tagliarla con un disco rotondo della grandezza di 30-40 cm.
Territorio interessato alla produzione
Intera provincia di Forlì-Cesena.
Come si fa
Ingredienti per il ripieno: grammi 180 di ricotta, oppure metà ricotta e metà raveggiolo; mezzo petto di cappone cotto nel burro, condito con sale e pepe e tritato fine fine con la lunetta; grammi 30 di parmigiano grattato; uno uovo intero e un rosso; odore di noce moscata, poche spezie, scorza di limone a chi piace; un pizzico di sale. Qualora mancasse il petto di cappone, supplite con grammi 100 di magro di maiale nella lombata. Mischiare tra di loro i vari ingredienti per il ripieno ("compenso"). Porre il composto in mezzo ai dischi e piegarli in due formando così una mezza luna. Prendere poi le due estremità della medesima e unirle; otterrete così il cappelletto. Non appena il brodo di cappone bolle immergere i cappelletti per 3-4 minuti.
Storia accertata
Scriveva nel 1811 il Prefetto di Forlì: "L'avidità di tale minestra è così generale, che da tutti, e massime dai preti, si fanno delle scommesse di chi ne mangia una maggior quantità e si arriva da alcuni fino al numero di 400 o 500"...
Riferimenti bibliografici
-"L’Arte del mangiar bene", manuale pratico per le famiglie compilato da Pellegrino Artusi; Giunti Editore
Vittorio Tonelli, "A tavola con il contadino romagnolo"
Gianni Quondamatteo, Luigi Pasquini e Marcello Caminiti- "Mangiari di Romagna".