Ciaccio, ciacc.
Territorio interessato alla produzione
Comune di Palagano, provincia di Modena.
Descrizione sintetica del prodotto
Farina “0”, acqua, sale. Condimento: pestata di lardo, aglio, rosmarino e formaggio
Grana.
Un po’ di storia
Il ciaccio della vallata del Dragone risale agli ultimi decenni dell’800, le famiglie
alternavano questo povero cibo alla polenta di castagna o di mais. Il ciaccio si
chiamava “salada” dalla forma rotonda che ricorda il sole, ovvero dalla forma dei
vecchi “stampi” di rame rotondeggianti. Il ciaccio come si fa ora entra nell’uso
comune negli anni antecedenti l’ultima guerra mondiale.
Come si fa
Al fuoco alimentato a legna o gas liquido, si pongono le “cottole” (dischi di ferro o
alluminio con manico con diametro 25-28cm). Quando sono sufficientemente calde,
si ungono con cotica di lardo suino, si versa un mestolo di “colla” ottenuta dagli
ingrediente sopra indicati, si girano fino a cottura.
Riferimenti bibliografici
Rivista locale “ E’ Scamàdul” riporta la poesia “Soliloquio dialettale … anticonsumistico”