Dop, Igp e produzioni di qualità

Curzoli, strigotti, curzùl, stringot

Forlì-Cesena

Foto Provincia FC

Territorio interessato alla produzione

Principalmente nella provincia di Forlì-Cesena ma comune in tutta la Romagna.

Descrizione sintetica del prodotto

Curiosa e quasi dimenticata minestra simile a delle tagliatelle grossette e strettine.

Un po’ di storia

Il termine ha derivazioni diverse a seconda dell’area romagnola di provenienza: da curzin o curzôl, che stava a indicare un cordiglio di canapa ritorta adoperato per sostenere i calzoni di rigatino come usavano i braccianti di un tempo”; dai curzul (correggioli), stringot (stringotti), i lacci grossi per le scarpe.

 Come si fa

La sfoglia si tira col matterello ed è preparata senza o con le uova, a seconda che si voglia seguire rispettivamente la ricetta tradizionale, vicina agli strozzapreti, o quella più moderna, vicina a tagliatelle e tagliolini. La sfoglia va comunque tagliata in entrambi i casi in striscioline larghe ed alte dello spessore quadrato.

Curiosità

Ai curzoli si possono abbinare un po’ tutti i sughi tipici della pasta, fra cui segnaliamo il condimento di prosciutto e pomodoro e la ricetta col sugo di scalogno.

 Referenze bibliografiche

Quondamatteo, "Grande dizionario (e ricettario) gastronomico romagnolo", Imola, Grafiche Galeati, 1978;

Contoli, "Guida alla veritiera cucina romagnola", Officine Grafiche Calderini, 1972.

 

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ultima modifica 2020-11-23T12:31:36+01:00
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