Latteruolo, casadello, latarol, casadël
Territorio di produzione
Provincia di Forlì-Cesena.
Descrizione sintetica del prodotto
Dolce a base di latte, uova, zucchero.
Un po’ di storia
E’ il dolce di latte per eccellenza, a cui Artusi nella sua “Arte di mangiar bene” dedica addirittura due ricette, avvertendo che “in qualche luogo della Romagna, e forse anche altrove in Italia, i contadini lo portano in regalo al padrone per la festa del Corpus Domini”. In alcuni ricettari di famiglie, infatti, “e’ latarol” lo si trova espressamente indicato per quel giorno.
Come si fa
Un litro di latte, un etto di zucchero, otto rossi d’uovo e due chiare, odore di vaniglia. Far bollire il latte con lo zucchero, per un’ora. Al latte, rompere, di quando in quando, il velo col mestolo, e quando sarà freddo aggiungere le uova, frullate prima a parte. Preparate una teglia e foderarla con la pasta matta, fatta di farina e acqua, versando il composto, dopo averlo passato nel colino. Cuocere, poi lentamente, con fuoco sopra e sotto, per due ore, e sempre con moderato calore.
Curiosità
Dolce in uso per la ricorrenza del Corpus Domini, feste solenni e al termine del raccolto.
Referenze bibliografiche
Pellegrino Artusi, La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene, introduzione e note di Piero Camporesi, Torino, Einaudi, 1995 - Prima edizione «Nuova Universale Einaudi 1970;
Vittorio Tonelli, A tavola con il contadino romagnolo, Imola, Grafiche Galeati, 1986;
Giovanni Manzoni, Così si mangiava in Romagna, Lugo, Walberti Edizioni, 1977;
Quondamatteo, L. Pasquini, M. Caminiti, Mangiari di Romagna, Bologna, Guidicini e Rosa Editori, 1979;
Tabanelli, Vecchie storie di Romagna. Il libro della «Pratica Agraria*» di G. A. Battarra, Brescia, Magalini Editrice 1986.