Migliaccio di Romagna, sanguinaccio, berleng, e miazz
Territorio di produzione
Comune di Imola e territori della Romagna in genere.
Descrizione sintetica del prodotto
Sangue di maiale disfatto, latte, saba oppure miele, pangrattato, burro, spezie, cioccolata, canditi misti, fichi secchi, mandorle (a piacere noci, uvetta e pinoli).
Un po’ di storia
Quella indicata è la versione ricca che si mangiava nelle case padronali. La versione povera, generalmente dei contadini, contemplava l’impasto del sangue di maiale o con riso cotto o, alla peggio, con farina, facendone frittelle arricchite con miele, sapa, o altre sostanze dolci.
Come si fa
Preparare una pasta frolla e metterla in uno stampo da crostata, quindi mescolare insieme tutti gli ingredienti e mettere a cuocere in forno. Quando è cotta tagliarla a rombi e spolverizzare di zucchero.
Referenze bibliografiche
Pellegrino Artusi “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”;
Quondamatteo, Pasquini e Caminiti “Mangiari di Romagna”, 1960 Edito da Guidicini e Rosa di Bologna, 1960.