Pagnotta di San Martino, pagnota ad San Marten
Territorio di produzione
Provincia di Rimini, territori dei paesi di Monte Colombo, Taverna e borgate limitrofe (Ca’ Mini, Ca’ Castellano, Ca’ Balducci, Colombara, Lazzaretto, Ca’ di San Marco, Villa, Castelrotto) prima della suddivisione amministrativa del 1934.
Descrizione sintetica del prodotto
Pane cotto al forno risultato dell’amalgama di farina, uova, lievito di birra, zucchero, olio di oliva, noci, uva sultanina, noce moscata e sale.
Un po’ di storia
La pagnotta di San Martino era una sorta di ricco pane preparato dalle famiglie che vivevano all’interno della Parrocchia di Monte Colombo nella sua conformazione territoriale ante 1934. La ricetta era tramandata oralmente. Durante la raccolta delle olive le famiglie contadine erano solite partire da casa per raggiungere i campi all’alba per fare ritorno al tramonto. Solitamente il pasto che portavano con se era costituito dalla sola Pagnotta, prodotto altamente nutriente. Molti prediligevano farla seccare in cima ad un armadio per consumarla indurita.
Come si fa
La sera prima della cottura si prepara l’impasto con farina e lievito lasciandole riposare fino a lievitazione. Si mescolano il vino e l’olio con altro lievito e successivamente si incorporano le noci, l’uva sultanina. Il composto così ottenuto si lascia riposare al caldo per ulteriore lievitazione. Al termine della lievitazione la pagnotta, che deve pesare circa 1 kg, si inforna a circa 300 gradi.
Curiosità
San Martino in Tours è il santo patrono di Monte Colombo e cade l’11 novembre. Nel mondo rurale tale data era considerato il capodanno dell’agricoltura poiché, di norma, si terminava l’attività agricola nei campi, cui doveva seguire la semina e l’eventuale ingresso sul podere di una nuova famiglia di mezzadri.
Referenze bibliografiche
“I giorni del lavoro e della festa-la Chiesa e la tavola a Monte Colombo nel Novecento” di Maurizio Casadei, Arti grafiche di Ramberti- 2012, Collana “Gente di Monte Colombo”.