Pasticcio di cappelletti, pastez ad caplet
Territorio di produzione
Provincie della Romagna.
Descrizione sintetica del prodotto
Ragù di carne, pasta frolla dolce.
Un po’ di storia
Minestra dei giorni lovi (carnevale); pranzi di gala; grandi pranzi di costumanza romagnola.
Come si fa
Preparare una pasta frolla dolce con farina, burro, zucchero, rossi d’uovo, la scorza grattugiata di un limone e un pizzico di sale.
Impastate bene i vari ingredienti e dividete l’impasto in due parti disuguali, di cui una deve essere circa il doppio dell’altra. Avvolgete la pasta in un panno per evitare che si asciughi troppo e lasciatela riposare. Preparare una quantità di cappelletti appropriata al numero di commensali. Lessate i cappelletti in abbondante brodo e conditeli con burro e parmigiano grattugiato. Preparate inoltre della besciamella con ½ litro di latte e versatela ancora calda sui cappelletti. Unite la metà circa del ragù e mescolate in modo che i cappelletti assorbano bene il condimento. Stendete ora la parte più grossa della pasta frolla dello spessore di circa ½ cm e ricopritene completamente il fondo e i bordi di uno stampo precedentemente imburrato. Riempite lo stampo con i cappelletti, alternandoli a strati del rimanente ragù e ad abbondanti spolverizzate di parmigiano grattugiato. Ricoprite il pasticcio con l’altro pezzo di pasta frolla, facendo ben aderire tutt’intorno i bordi della pasta. Spennellate la superficie con del rosso d’uovo e infornate in forno di medio calore per circa 1 ora.
Referenze bibliografiche
Gianni Quondamatteo, Grande dizionario (e ricettario) gastronomico romagnolo, Imola, Grafiche Galeati, 1978.
Fosca Martini, Romagna in bocca, 1977 Editrice “Il Vespro”;
Giovanni Manzoni, Così si mangiava in Romagna, 1977 Walberti Edizioni;
Touring Club Italiano, Guida Gastronomica D’Italia, Milano 1931.